Il leone cieco di Kabul.

30/11/2001. Si e' aperta una gara internazionale di solidarieta' per salvare gli sfortunatissimi animali ancora rinchiusi nello zoo di Kabul, in Afghanistan.

Sembra incredibile, ma e' cosi'. A Kabul non c'e' solo uno stadio olimpico dove finoa un mese fa avvenivano le impiccagioni in pubblico. C'e' anche uno zoo.

Dieci giorni fa l'Inghilterra si mobilito' quando alcuni reporter hanno raccontato sui giornali anglosassoni la storia di un vecchio leone cieco, di 45 anni d'eta', rinchiuso in una gabbia nel centro di Kabul, sotto i bombardamenti.

La WSPA (World Society Protection of Animals) inglese avvio' una campagna per la salvezza del leone.

Kabul e' stata liberata. E' stato allora possibile accertare la presenza, nel miserevole zoo della capitale afghana, di decine di altri animali prigionieri in quello che era lo zoo di Kabul e che ora e' un ammasso di polvere, sbarre di ferro, detriti. In stato di malnutrizione, disidratati, scampati chissa' come alla fame, ai bombardamenti, ai proiettili, alle schegge, ai boati di una guerra che, dopo la prigionia, s'e' abbattuta sui loro dorsi rugosi, scheletrici.

Gli animali sono rimasti imprigionati, mentre da luglio, a quanto hanno accertato le prime ispezioni, i custodi hanno cessato di essere pagati, e i pochi rimasti hanno dovuto spartire con gli animali il loro cibo.

La situazione, si puo' immaginare, e' catastrofica.

L'Unione degli Zoo americani ha aperto una sottoscrizione nazionale, in USA, allo scopo di inviare una squadra di soccorso sul luogo, preparandosi nel frattempo ad ospitare quegli aniamli che saranno sopravvissuti e che saranno ritenuti in grado di affro,ntare uno spostamento.

La causa e' stata abbracciata da tutte le organizzazioni di soccorso, la FOX NEWS ha meritoriamente garantito un full coverage della vicenda, e ha dato pubblicita' e risalto al modo PER DONARE.

Non sembri eresia o eccesso l'attenzione per gli animali in un contesto di guerra, di fame, di carestia. Gli animali sono esseri innocenti. Prigionieri innocenti. La loro prigionia,il vecchio leone cieco chiuso in gabbia sotto le bombe, gli esseri abbandonati al loro destino morti di fame e di sete, sono i simboli tremendi dell'orrore della guerra, del terrore.

E, come ha detto il grande scienziato, esploratore, filantropo von Humboldt, "il grado di civilta' di una nazione si misura dal modo in cui tratta gli animali".

Dare un aiuto non solo ai bambini, alle donne oppresse, alle vittime mutilate delle mine anti-uomo, ma anche agli animali, e' il modo piu' alto e nobile di affermare con forza la nostra civilta'.

S.C.

| Per donare:

http://www.nczoo.com/kabul.html

P.S. GAIA sta valutando le possibilita' di aprire una sottoscrizione di sostegno IN ITALIA. Restate connessi: a presto gli aggiornamenti.

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