:: CHI E' GAIA :: LE RISORSE DI GAIA :: NEWSLETTER :: AIUTO
5x1000_a_gaia_italia

Prossimi Eventi

Nessun evento
QUATTROZAMPE

Registrati

Informazioni per i registrati nel periodo 1996 - 2008



Link

DIAMOCI LA ZAMPA
www.diamocilazampa.it
ECO IDEARE
www.ecoideare.it
DOGALIZE
www.dogalize.com 
Condividi su facebook

In linea ora

 21 visitatori online
cani-facebook           ADOZ_96             LogoEcoAlfabetoLibriGaia            nebbia giorgio     Image_1

gaialexUna vittoria di Gaia Lex, il centro di azione giuridica di Gaia Animali & Ambiente Onlus! I diritti animali si tutelano anche con gli avvocati, nei tribunali...

Raccontiamo la tragica storia di un gattino di razza comune europea tigrato rosso, deceduto in pochi mesi dopo aver sviluppato un sarcoma iniezione indotto.

In data 28 luglio 2014, la proprietaria portava il gattino dal suo veterinario di fiducia, per eseguire, come di consueto la vaccinazione contro la felv. Il veterinario non faceva firmare alla proprietaria il consenso informato e, neppure verbalmente, la metteva al corrente dei rischi correlati alla vaccinazione contro la felv ed altri vaccini, come ad esempio la potenziale insorgenza di un sarcoma vaccino indotto.

Dopo circa un paio di giorni dalla somministrazione di detto vaccino, si sviluppava una neoformazione nella zona interscapolare ove era stato iniettato il vaccino. La proprietaria esprimeva al veterinario il timore che si trattasse di una neoplasia, ma questi esclamava, con tono sicuro ed arrogante, che si trattava di un granuloma da iniezione, data la rapida insorgenza della risposta avversa e che lo avrebbe dapprima svuotato e poi asportato. Senza fornire ancora una volta alcun consenso all’atto invasivo, infilava una siringa nella neoformazione in rapida crescita, aspirando almeno 5 cc di liquido emorragico, senza tenerne un campione onde sottoporlo ad analisi istologica ed iniettava, sotto cute, cortisone depot.

Poco convinta, la proprietaria portava il gattino a Milano presso l’ambulatorio dell’Università dei piccoli animali ove, già’ visivamente ed in base ai sintomi, prospettavano una diagnosi infausta. Il gattino era immediatamente sottoposto a tac total body, per escludere metastasi ed era operato con chirurgia radicale.

cani-neveA nome dei volontari, degli operatori e di tutti gli animali che con il vostro sostegno abbiamo aiutato nel corso dell’anno, Gaia Animali & Ambiente augura a tutti i suoi soci, sostenitori e simpatizzanti un sereno 2019!

Milano, 2 gennaio 2019 

Carissimi Soci e Simpatizzanti di Gaia, nel 2019 Gaia Animali & Ambiente Onlus compirà 24 anni! 
Sono stati, questi, anni di battaglie intense. Con il nostro impegno siamo riusciti a salvare migliaia di animali di tutte le specie. Abbiamo fermato odiose ingiustizie ai danni dell’ambiente, della salute e degli animali.

gaialexSiamo stati e saremo sempre al servizio degli animali e dell’ambiente. Abbiamo promosso campagne di sensibilizzazione e legislative. Il centro di azione giuridica Gaia Lex, con giovani e preparati avvocati, si sta espandendo in molte regioni d’Italia, con il suo “carico” di consigli informativi, di consulenze giuridiche e di interventi in tanti Tribunali d’Italia.

corri marmotta 28379027_197777070991030_4562982962982491243_n - copiaAbbiamo  organizzato decine di iniziative pubbliche: dalle iniziative contro la caccia al decalogo per un Natale e Capodanno vegetariano e sostenibile. L’iniziativa più particolare (che proseguirà nel 2019) è Corri marmotta, il documentario di Innovet che Gaia ha patrocinato e che apre un dibattito sulla caccia alla marmotta -2000 esemplari ammazzati all’anno!- autorizzata dalla Provincia Autonoma di Bolzano in deroga alla legge nazionale.

I libri su ambiente, salute e diritti animali della nostra collana editoriale “I Libri di Gaia – Ecoalfabeto” con Stampa Alternativa hanno contribuito a creare nuovi stili di vita e consapevolezza nelle persone.

Abbiamo portato sostegno concreto a cani, gatti e altri animali abbandonati e/o senza casa. Anche e soprattutto grazie al contributo delle delegazioni locali (da Napoli a Milano, da Genova a Verona, da Bergamo a Pavia a Rimini) in tutti questi anni abbiamo trovato una nuova casa a migliaia di cani e gatti abbandonati nei rifugi e abbiamo supportato economicamente molti canili, gattili e colonie feline. 

clydeUnGrazie di cuore da tutti noi e da tutti gli animali e le piante che aiutiamo ogni settimana. Il 2019 dovrà essere un anno di iniziative e di conquiste per i diritti animali. Noi ci saremo!


Edgar MeyerStefano Apuzzo
presidente e portavoce di Gaia Animali & Ambiente Onlus 
www.gaiaitalia.it - email:  Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Chi vuole sostenere le attività delle volontarie e dei volontari di Gaia Animali & Ambiente può scegliere fra due modalità di versamento
a. bonifico bancario sul c.c. IBAN: IT21N0335901600100000119549 presso Banca Prossima - Milano intestato a Gaia Animali&Ambiente Onlus In entrambi i casi è utile indicare sulla causale “per iscrizione”

b. bollettino postale o bonifico sul c.c.p. nr. 46940599 (IBAN IT82E 07601 01600 000046940599 per i bonifici) intestato a Gaia Animali&Ambiente Onlus – C.so Garibaldi 11 – 20121 Milano; (N.B. per chi sceglie di aiutarci tramite bonifico, specificare sempre il proprio nome e indirizzo completo per poter ricevere ringraziamenti e informazioni)

MIGLIORARE IL MONDO PARTENDO DAI  GATTI…E DAI LORO UMANI

lettiera vegetale per gatti cat ekPer correggere un mondo che non è il migliore dei mondi possibili, da qualche parte si dovrà pur cominciare. Perché non dai gatti?
Eco Pets Italia, azienda superspecializzata nella produzione e commercializzazione di ecolettiere vegetali per animali da compagnia, si è messa al lavoro qualche anno fa con l’idea di produrre e commercializzare eco-lettiere vegetali per per gatti. L’idea era ispirata da tante buone intenzioni - prima tra queste l’ambizione di rendere eco-friendly i “proprietari” di gatti - e tutte sembrano essersi realizzate.
Ne è uscito un prodotto innovativo, performante, comodo all’uso e soprattutto assolutamente ecologico. E ora è nato in Abruzzo (Colonnella – Te), inaugurato recentemente, uno stabilimento Eco Pets con manodopera italiana all’avanguardia e che assicura benefici per tutti, dai gatti all’intero pianeta.

di Massimo De Maio,
(tel. 393.9050251, Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. )

Ero piccolissimo quando mio nonno fornaio mi ha insegnato che il pane non va mai buttato. Ci fai le polpette, il pan grattato, lo metti a pezzi nel latte o nelle zuppe ma non lo getti mai nel secchio della spazzatura.

pane 3_div_drag-img-testo-slide_child_20150729_091535L'infanzia passata a giocare nel panificio, sempre sporco di farina, mi ha lasciato il ricordo della fatica fatta dal panettiere per sfornare una pagnotta calda e fragrante. Di pomeriggio, in casa dei nonni vigeva il grande silenzio come nel film di Philip Gröning sulla vita monastica dei certosini nella Grande Chartreuse sulle Alpi francesi. Di giorno, il nonno e lo zio dormivano perché di notte lavoravano al forno. Non bisognava disturbarli. O rispettavo la regola certosina del silenzio oppure andavo a giocare in cortile con gli altri bambini. “Sciò, sciò” mi cacciavano di casa con lo stesso verso che facevano alle galline quando entravano nel pollaio a prendere le uova fresche: “sciò, sciò”. E io scappavo. Come le galline a cui davano parte del pane che avanzava.

Da sempre per me il rispetto per il pane è il rispetto verso tutti gli uomini e tutte le donne che hanno lavorato per farlo arrivare sulla mia tavola. Dal contadino che ha coltivato il grano al mugnaio che lo ha macinato, fino al fornaio che ha trasformato la farina in pagnotte.

La formazione cristiana, che mi ha accompagnato dalla scuola elementare delle suore carmelitane all'Università cattolica, ha fatto il resto, insegnandomi che il pane rappresenta nella liturgia eucaristica il corpo del Christós, l'unto dal Signore. Il pane su cui si fa il segno della croce. Mio nonno il segno della croce lo faceva con un coltello incidendo la pagnotta prima di infornarla. Il pane simbolo del sacrificio, del sacrum facere, del rendere sacro un momento, un gesto, un lavoro recuperando quella spiritualità che abbiamo perso quando siamo passati dai campi aperti a contatto con il sole e con il vento al chiuso delle fabbriche e degli uffici.

Forse è per questo retroterra culturale e spirituale che oggi in casa conserviamo con cura un ricettario che mi regalò un amico editore di Firenze con decine di suggerimenti per riportare in tavola il pane raffermo.