Dossier SMOG.

Ozono a livello terra. Come nasce.

L'ozono a livello terreno e' uno dei costituenti primari dello smog. E' uno dei problemi piu' persistenti nelle aree urbane, specialmente d'estate.

L'ozono (ossigeno allo stato allotropico, O3) non e' riversato direttamente nell'atmosfera ma si forma per reazione dei VOC e dei NOx in presenza di caldo e luce solare forte.

I VOC e gli ossidi d'azoto sono emessi da motori a scoppio, impianti chimici, raffinerie, industrie, produzioni industriali commerciali.

I cambiamenti climatici spiegano il perche' dei cambiamenti annuali nelle concentrazioni d'ozono da citta' a citta'. L'ozono e i precursori inquinanti che lo formano possono anche essere trasportati dal vento, dall'area ove sono stati prodotti, anche per centinaia di chilometri.

L'ozono e', proprio cosi', lo stesso che latita nel celebre "buco dell'ozono", elemento che si trova naturalmente nella stratosfera (sempre di meno, in verita') e forma uno strato protettivo intorno alla Terra.


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Effetti sull'ambiente e sulla salute. Esposizioni brevi (1-3 ore) o un po' piu' prolungate (6-8 ore) all'ozono sono state collegate a numerosi problemi di salute.

Per esempio, impennate nel numero di ricoveri e di emergenze da pronto soccorso sono state registrate in concomitanza con esposizioni ambientali all'ozono. Ripetute esposizioni all'ozono possono incrementare la suscettibilita' ad infiammazioni dei polmoni, oltre ad aggravare eventuali preesistenti affezioni.

Altri effetti attribuiti all'ozono: diminuzione della capacita' polmonare, dolore al petto, tosse. Sintomi che si manifestano piu' spesso se i soggetti sono impegnati in uno sforzo, anche se moderato.

I bambini all'aperto (durante l'estate, per esempio) sono maggiormente a rischio. Altri gruppi a rischio, i lavoratori in ambienti aperti (edili, rappresentanti) e individui con record pregressi di malattie a carico dell'apparato respiratorio.

Inoltre, e' possibile che esposizioni a lungo termine, anche a livelli moderati, all'ozono atmosferico possano condurre ad alterazioni polmponari polmonari irreversibili: invecchiamento prematuro dei polmoni e/o malattie respiratorie croniche.

L'ozono danneggia anche la vegetazione e l'ecosistema. Porta alla riduzione degli appezzamenti forestali e agricoli, fa diminuire la fertilita' del suolo, diminuisce le percentuali di sopravvivenza delle piantagioni di alberi, rende le piante piu' esposte a malattie, virus, stress ambientali (p. es., siccita'). Nelle specie vegetali piu' longeve, gli effetti potrebbero manifestarsi dopo diversi anni o perfino decadi, e quindi e' potenzialmente devastante per l'ecosistema forestale. L'ozono a livello terra danneggia le foglie degli alberi, e quindi puo' diminuire il valore ecologico di parchi nazionali e riserve, il valore economico delle specie ornamentali e la qualita' dell'arredo urbano.

S.C.

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L'alterazione dell'equilibrio naturale negli ultimi decenni ha portato all'attivazione di fenomeni fotochimici di grande entita' in prossimita' del suolo. E quindi la produzione di grandi quantita' di ozono, uno degli inquinanti secondari dell'atmosfera che hanno origine dagli inquinanti primari per effetto di complesse reazioni fotochimiche causate dalla radiazione solare.
La sua concentrazione e' piu' che raddoppiata nell'ultimo secolo e, nelle aree densamente abitate ed industrializzate e' aumentata dell'1-2% annuo nel corso dell'ultimi dieci anni.
In particolare, in condizioni di smog fotochimico (inquinanti primari come l'ossido di azoto -vedi qui sotto- e altri investiti dalla radiazione solare) i livelli dell'ozono possono raggiungere concentrazioni molto elevate e quindi questo deve essere considerato non solo un inquinante della troposfera, ma anche un elemento di rischo nei microclimi (negli abitacoli delle auto in estate, per esempio), e un pericolo per la salute e per l'ambiente.

I SEI PRINCIPALI NEMICI DELLA NOSTRA ARIA:

- PM10 (polveri sottili)

- Monossido di carbonio (CO).

- Biossido d'azoto (NOx)

- Anidride solforosa (SO2).

- Piombo (Pb).

- Ozono (O3).

 

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