Per un'alleanza strategica tra sviluppo dell'ICT e tutela dell'ambiente.
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VADEMECUM Hi-Tech & Ambiente. Normative vigenti e casi di successo nell'industria ICT - Information Communication Technology.

Lo sviluppo delle nuove tecnologie informatiche e la loro applicazione puo' contribuire a ridurre il peso ambientale della "old economy", di un sistema industriale sorpassato ed impattante.

Dietro le potenzialita' ecologiche e la promessa di un futuro ecosostenibile e' pero' in agguato la senescenza precoce dei prodotti hi-tech, che aumenta in modo esponenziale i flussi di rifiuti tecnologici.

I dati forniti in questo vademecum inducono alla riflessione.

Anche lo sviluppo dell'e-commerce non significa necessariamente minore impatto ambientale. Uno studio olandese, condotto dall'Organizzazione olandese dei Trasporti, segnala anzi come l'e-commerce possa aumentare il traffico stradale, frazionando la distribuzione delle merci verso i piccoli trasportatori su gomma.

Nel 1999 in Europa sono state prodotte ben sei milioni di tonnellate di rifiuti d'apparecchiature elettriche ed elettroniche - il 4% del totale dei rifiuti gestiti a livello comunale.

L'incremento previsto e' del 3-5% annuo, percentuale destinata a salire al 16-28% in cinque anni, raddoppiando nei successivi 12.

Il 90% di questi beni divenuti rifiuti non subiscono alcun pre-trattamento o messa in sicurezza delle sostanze. In Germania sono accumulate 800mila tonnellate di rifiuti tecnologici.

L'Europa ogni anno sostituisce circa 10milioni di PC.

Dati di Federinformatica ed Ecoqual'It stimano quest'anno in Italia circa 750mila personal computer a uso domestico a cui s'aggiungono 100mila portatili per i quali la destinazione finale e': la discarica.

Nel 2000 i PC dismessi erano intorno ai 900mila e 140mila i portatili. Il 25% e' conferito a impianti pubblici, il 40% ritirato dai rivenditori, il 15% dai rottamatori e il 15-20% abbandonato, con costi a carico della collettivita'.

I beni divenuti rifiuti costituiscono una parte delle 60.877.796 tonnellate di rifiuti speciali, pericolosi e non, prodotti ogni anno in Italia (dati ANPA).

I materiali da ufficio esausti rappresentano una consistente fetta del totale dei rifiuti prodotti. Circa 60 milioni di cartucce toner per stampanti laser e fotocopiatrici e circa 500 milioni di cartucce per stampanti ink-jet finiscono ogni anno in discarica. Stessa sorte per una parte dei 125 milioni di CDr entrati in commercio quest'ultimo anno.

Ma da diversi anni le imprese del comparto ICT attuano scrupolose norme di tutela ambientale, di eco-design, di prevenzione dall'immissione di rifiuti e sostanze pericolose nell'ecosistema. Ma anche di riciclaggio, di recupero, di riutilizzo.

Molte di queste imprese investono cospicue risorse per il raggiungimeno dell'obbiettivo impatto zero e ciclo chiuso dei rifiuti.

E' una sfida ambiziosa - ma necessaria per chi si candida a rappresentareil futuro tecnologico e pulito. Il colore del domani, dell'ottimismo, della speranza, giova ricordarlo, e' verde.

Stefano Apuzzo
Gianluca Bertazzoli

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IL Vademecum Hi-Tech & Ambiente e' dedicato a tutti gli operatori della distribuzione e dei servizi - con particolare attenzione al comparto dell'ICT e dell'informatica, con lo scopo di agevolare le procedure e gli adempimenti di legge in materia ambientale.

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