Un premio per le aziende hi-tech amiche dell'ambiente.
di Stefano Apuzzo

L'Award Ecohitech ed il convegno sull'Hi-tech ecologico a SMAU, il salone del futuro a Milano. Il titolo del convegno dedicato all'ambiente era emblematico: "Eco@SMAU.IT: Hi-tech environmental friendly".

Il saluto del Presidente Antonio Emmanueli.
La prossima Direttiva europea
La parola all'Osservatorio Nazionale Rifiuti
L'impegno e l'appello del WWF
La premiazione con gli Award Ecohitech
La voce delle imprese:
- NRG
- Scrap
Le difficolta' del mercato
Il Progetto EcoHitech
Il futuro.

Stefano Apuzzo, di GAIA, in qualita' di responsabile dell'Award EcoHiTech

Per il quarto anno consecutivo lo SMAU diventa il palcoscenico per la valorizzazione dell'impegno ambientale delle imprese Hi-tech e per la promozione di politiche di sostenibilita' ecologica, in particolare con l'assegnazione degli Award Ecohitech. La giornata ed il Premio sono stati organizzati da Ecoqual'It, in collaborazione con SMAU, Comufficio e WWF Italia.

Il moderatore Alessandro Cecchi Paone, un testimonial del WWF, ha animato la mattinata del convegno dedicato alle normative ambientali ed alle opportunita' per le imprese tecnologiche.

Il saluto del Presidente Antonio Emmanueli.
L'incontro e' stato inaugurato da Antonio Emmanueli, Presidente di SMAU e coordinatore della Giuria del Premio "Award Ecohitech", che ha messo l'accento sul delicato momento che sta vivendo il comparto tecnologico, con gli Stati Uniti sostanzialmente fermi a seguito della tragedia delle Twin Towers. " Lo SMAU e' il secondo appuntamento mondiale per importanza del comparto tecnologico", ha affermato Emmanueli, ricordando come l'evento del Premio ambientale per le imprese Hi-tech "giunto alla sua quarta edizione acquisisce un rilievo sempre maggiore nell'ambito di SMAU".

Dopo il breve saluto Antonio Emmanueli, Presidente di SMAU e coordinatore della Giuria del Premio "Award Ecohitech", i relatori hanno illustrato le prospettive legislative e gli impegni ambientali per le imprese tecnologiche.


Approfondimenti
L'intervento dell'On. Monica Frassoni

La relazione del dott. Roberto Ghibaudo, NRG Italia.

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Ecoqual'it

 

La prossima Direttiva europea
La parlamentare europea del Gruppo Verde, Monica Frassoni, ha illustrato al folto pubblico l'iter della proposta di Direttive europee sulle apparecchiature elettroniche e sulla riduzione/sostituzione delle sostanze pericolose. Le due proposte di Direttiva sono state inserite in un unico testo. Il documento e' stato esaminato in prima lettura dal Parlamento europeo lo scorso maggio ed avrebbe dovuto procedere l'iter con una "codecisione" tra Parlamento e Consiglio europeo (composto dai Ministri competenti dei diversi paesi membri). La posizione comune del Consiglio dovrebbe essere adottata ufficialmente entro novembre 2001 e trasmessa al Parlamento Europeo subito dopo. A quel punto, il Parlamento Europeo ha i soliti quattro mesi per la seconda lettura. Sono previste le riunioni della Commissione Ambiente e la "plenaria" tra marzo e aprile 2002. A questo punto appare inevitabile la Conciliazione, visto che il consiglio ha ignorato la prima lettura del Parlamento europeo.

La Direttiva dovrebbe essere adottata verso la fine del 2002 e divenire operativa 18 mesi dopo, dando agli Stati membri il tempo per adeguare la normativa nazionale.

Gli obblighi per le imprese previsti dalla Direttiva sono stati illustrati dall'on. Frassoni e riassunti nella pubblicazione "Vademecum Hi-tech e ambiente", redatta dal Consorzio Ecoqual'It ed impreziosito dalle prefazioni dei Ministri Altero Matteoli e Lucio Stanca. "Uno dei problemi principali che abbiamo dovuto affrontare", ha detto la Frassoni, "e' stato quello degli oneri per il trattamento dei cosiddetti rifiuti storici, ovvero delle vecchie apparecchiature. La strada suggerita e piu' praticabile sara' probabilmente quella del Consorzio, fermo restando che le Direttive europee ed il Decreto Ronchi sui rifiuti, prevedono gli oneri della raccolta e del trattamento dei beni a fine vita, a carico dei produttori/importatori". Le date previste dalla bozza di Direttiva come cogenti sono il 2004 per l'avvio a regime del sistema di raccolta e trattamento ed il 2008 per la sostituzione/eliminazione di alcune sostanze particolarmente pericolose dalle apparecchiature Hi-tech.

"L'operazione di lobbying da parte delle imprese e delle loro associazioni non e' mancata", riferisce la Frassoni, "in alcuni casi pressioni positive per dare al mercato certezza di regole, trasparenza e competitivita' sul fronte della sostenibilita' ambientale, in altri perche' dal testo fossero esclusi alcuni prodotti o sostanze qualificati come pericolosi".

L'animatore del convegno, Cecchi Paone, ha preteso dalla Frassoni i nomi "dei buoni e dei cattivi" che si erano mossi con lobbying sul Parlamento, sul Consiglio e sulla Commissione europea, ottenendo solo un nome di azienda virtuosa che sollecitava l'emanazione della Direttiva, Elettrolux. Anche il Presidente del WWF, Fulco Pratesi, ha confermato la sensibilita' ambientale di questa impresa che opera nel settore del "bianco", mentre il rappresentante dell'Osservatorio Nazionale Rifiuti, Massimo Guerra, ha ricordato come l'Accordo di Programma sui beni durevoli in Italia fosse stato stoppato, dopo tre anni di lavoro ed un testo gia' concordato, proprio da un altro grande produttore nazionale del "bianco" (per bianco si intendono frigoriferi, refrigeratori, lavatrici e condizionatori d'aria). In questo caso l'invito di Cecchi Paone a "fornire i nomi" non ha sortito alcun effetto.

La parola all'Osservatorio Nazionale Rifiuti con Massimo Guerra.
Di fatto i relatori hanno confermato che da parte delle imprese informatiche e dei loro rappresentanti al tavolo ministeriale di Accordo di Programma e' sempre stata dimostrata ampia disponibilita' a svolgere un ruolo da protagonisti. Protagonismo che e' stato dimostrato con la proposta di Accordo di Programma per il recupero postale delle cartucce toner esauste degli utenti privati e delle piccole attivita' commerciali e professionali, avanzato dai produttori e concordato con l'Osservatorio Rifiuti, con il Ministero dell'Ambiente e con le Poste Italiane. L'onere del sistema di gestione di questa importante iniziativa ambientale sarebbe a carico delle imprese, che, a regime (dopo cinque anni dall'avvio della raccolta), favorirebbero un recupero annuo stimato di almeno 1 milione di pezzi, altrimenti avviati alla discarica o all'incenerimento. Massimo Guerra ha ribadito il giudizio positivo sull'Accordo di Programma che attende soltanto il vaglio definitivo del Ministro dell'Ambiente, Altero Matteoli. Guerra ha illustrato i dati di una ricerca condotta dall'Osservatorio con i responsabili tecnici di Ecoqual'It (tra cui Angelo Teli e Gilberto Bertoletti) sulle quantita' di apparecchiature informatiche installate e sulla produzione di rifiuti di beni durevoli a fine vita e consumabili da ufficio esausti. Numeri impressionanti che devono fare riflettere: un aumento del 14% annuo che corrisponde al 4% di tutti i rifiuti gestiti dai comuni. Ogni europeo produce ogni anno 14 chilogrammi di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche per un totale di 6 milioni di tonnellate di beni Hi-tech a fine vita (dato riferito al 1999). La proposta di Direttiva europea prevede che ogni cittadino dell'Unione raccolga ogni anno, in maniera differenziata ed eco-compatibile, almeno 4 chilogrammi di rifiuti tecnologici.

L'impegno e l'appello del WWF alle imprese, nelle parole di Fulco Pratesi.
Il leader fondatore del WWF Italia ha ricordato alcune delle sostanze pericolose che si trovano nei PC e nelle periferiche, come PCB, ritardanti di fiamma bromurati, diossine, metalli pesanti (piombo, cromo, cadmio), altamente dannosi per la salute umana e l'ambiente, "tanto che tracce di PCB sono state trovate perfino nei pinguini e negli orsi dell'Antartico". Pratesi ha anche ricordato che nella costruzione degli accumulatori e dei condensatori in PC e batterie dei cellulari viene impiegato il coltan-tantalio, un minerale estratto devastando le foreste pluviali primarie del Congo ed ha chiesto ai produttori di rivolgersi, in alternativa, alla estrazione dei deserti dell'Australia o del Mozambico. "Il WWF e' felice", ha proseguito Fulco Pratesi, "di dare il proprio contributo al successo dell'Award Ecohitech per valorizzare quelle imprese tecnologiche che sono impegnate seriamente in politiche di sostenibilita', qualita', certificazione ambientale e produzione di beni "environmental friendly"".

La premiazione con gli Award Ecohitech, le motivazioni illustrate da Marina Camatini.
Pratesi ha ringraziato i componenti della Giuria, esperti e rappresentanti istituzionali, che con il proprio lavoro volontario e qualificato hanno consentito l'assegnazione degli Award Ecohitech alle imprese piu' "verdi". La professoressa Marina Camatini, docente della Facolta' di Scienze ambientali e del Territorio dell'Universita' di Milano, ha letto le motivazioni delle assegnazioni e proceduto alla consegna degli Award. Le targhe sono state consegnate ai responsabili delle imprese da Alessandro Cecchi Paone e da Fulco Pratesi. Al termine delle premiazioni, Enrico Barboglio, Direttore del Consorzio Ecoqual'It e Renato Serena, Presidente, hanno ringraziato i relatori e le imprese che hanno contribuito alla realizzazione del convegno, tra cui Scrap e Canon, invitando al buffet che ha gradevolmente separato i lavori della mattinata da quelli del pomeriggio.

La voce delle imprese: Roberto Ghibaudo porta l'esperienza NRG Italia.
La giornata dedicata all'ecologia e' proseguita con l'intervento di Roberto Ghibaudo, Responsabile dell'assistenza tecnica, della qualita' e dell'ambiente di NRG Italia (commercializza i brand Nashuatech, Rex-Rotary e Gestetner), che ha illustrato l'impegno ambientale mondiale del Gruppo Ricoh e le performance ecologiche di NRG. In particolare e' stato sottolineato il traguardo raggiunto con la certificazione ambientale ISO 14001 per le sedi italiane, illustrando gli obiettivi del prossimo futuro: ulteriore riduzione dei consumi energetici, di carta, di acqua e proseguimento del recupero delle apparecchiature esauste e delle cartucce toner a fine vita.

Approfondisci: la relazione di Roberto Ghibaudo.

La voce delle imprese: Scrap, un nuovo attore sul mercato del trattamento dei beni a fine vita.
Franco Stanca, Amministratore delegato della neonata Scrap ha raccontato con orgoglio l'inizio di un'avventura imprenditoriale nel settore del trattamento del fine vita delle apparecchiature informatiche: "un settore che puo' offrire grandi soddisfazioni economiche ad imprenditori scrupolosi, attenti alle leggi ed alla tutela dell'ambiente. Nei primi tre mesi di attivita' Scrap ha gia' raccolto e trattato oltre 100 tonnellate di rifiuti tecnologici e prevede una rilevante espansione del proprio mercato.

Le difficolta' del mercato...
Il punto di vista di Fise-Assoambiente illustrato da Emilio Guidetti. Amministratore delegato di Tred Carpi, azienda che si agiudico' l'Award Ecohitech del 1999 per la categoria "Servizi", Guidetti e' il responsabile del Gruppo di lavoro sui beni durevoli istituito da Fise Assoambiente, l'organizzazione di Confindustria che associa gli operatori del fine vita e del trattamento dei rifiuti. Tocca a Guidetti esporre le difficolta' di un mercato, quello della gestione del fine vita, appunto, che stenta a decollare anche per colpa delle incertezze legislative. "Sono proprio i comuni e le pubbliche amministrazioni che spesso predispongono capitolati di appalto dove il parametro principale per l'aggiudicazione a' quello del risparmio economico, anziche' la certezza di un trattamento compatibile con le normative e con l'ambiente, che punti prioritariamente al recupero/riciclaggio".

Il VADEMECUM ECO-HI-TECH 2001 curato da Apuzzo e Bertazzoli, guida ambientale per le imprese dell'Information Communication Technology. Le pagine dedicate di WWF e GAIA.

Il Progetto EcoTech: qualificare i gestori del fine vita per offrire ai produttori sbocchi sicuri ed eco-compatibili.
Le difficolta' del mercato: il punto di vista di Fise-Assoambiente illustrato da Emilio Guidetti. Amministratore delegato di Tred Carpi, azienda che si agiudico' l'Award Ecohitech del 1999 per la categoria "Servizi", Guidetti e' il responsabile del Gruppo di lavoro sui beni durevoli istituito da Fise Assoambiente, l'organizzazione di Confindustria che associa gli operatori del fine vita e del trattamento dei rifiuti. Tocca a Guidetti esporre le difficolta' di un mercato, quello dell gestione del fine vita, appunto, che stenta a decollare anche per colpa delle incertezze legislative. "Sono proprio i comuni e le pubbliche amministrazioni che spesso predispongono capitolati di appalto dove il parametro principale per l'aggiudicazione a' quello del risparmio economico. Con prezzi inverosimili e fuori mercato dilagano gli imprenditori senza scrupoli, a danno dell'ambiente e delle certezze che devono essere garantite al produttore dei rifiuti". Guidetti ricorda il lavoro svolto al tavolo di Accordo di programma sui beni durevoli e il documento predisposto dall'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente, "Linee guida per la sostenibilita' ecologica del trattamento dei beni durevoli a fine vita". Quel documento e' stato riproposto anche da Fise agli operatori del trattamento rifiuti tecnologici come strumento tecnico-operativo di grande importanza. Il Progetto EcoTech: qualificare i gestori del fine vita per offrire ai produttori sbocchi sicuri ed eco-compatibili. La giornata ambientale di SMAU si e' conclusa con l'intervento di Giuseppe Pirillo, coordinatore del Progetto EcoTech-Ecoqual'It di qualificazione degli operatori del fine vita informatico e del Comitato UNI per la certificazione dei processi di trattamento dei beni informatici a fine vita. Uno degli obbiettivi del Comitato UNI e' recuperare il lavoro svolto dall'ANPA e farlo divenire norma codificata volontaria per gli operatori che intendessero certificare la propria attivita'. Ad alcuni gestori del fine vita che hanno accettato di sottoporsi alle verifiche previste dal Progetto (tra cui ESO, DMM, Chibo, TME, Eredi Papini, C.A. Demolizioni, AMIAT Torino e Falck Ambiente) sono stati consegnati gli attestati di qualificazione EcoTech. Il Progetto prevede una qualificazione volontaria finalizzata a mettere in contatto il comparto dei gestori del trattamento rifiuti e dei produttori/distributori Hi-tech. Certamente e' nell'interesse degli uni e degli altri avere un mercato certo, qualificato e responsabile per il corretto trattamento dei beni informatici a fine vita.

Award Ecohitech 2002.
Il prossimo anno l'Award Ecohitech valorizzera' ulteriormente l'impegno ambientale promosso dalle imprese in Italia, anche con riferimento alla logistica ed alla distribuzione, la certificazione di "responsabilita' sociale" (Sa 8000) e dedichera' il giusto spazio alle imprese della telefonia e della comunicazione, un settore sempre piu' importante nel sistema paese. E' prevista la collaborazione sempre piu' stretta con il WWF Italia per la valorizzazione dell'impegno ambientale delle imprese dell'Information Communication Technology.

Stefano Apuzzo

| Prosegue: L'intervento di Monica Frassoni, Deputato al parlamento europeo, sulle prossime direttive. - La Commissione europea nel mese di giugno 2000 ha adottato una proposta di direttiva relativa alle attrezzature elettriche ed elettroniche fuori uso (WEEE) ed una proposta di direttiva concernente la limitazione dell'uso di talune sostanze pericolose nelle attrezzature elettriche ed elettroniche (ROHS).

| Vai al VADEMECUM Eco Hi-Tech 2001 per le imprese dell'Information Communication Technology.

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