Ingredienti per 2 persone:
Due etti e mezzo di spaghetti
Scalogno o Cipolla e uno spicchio d'Aglio in camicia
Una lingua di Burro
Un bicchiere di Vino bianco
Un litro di Brodo vegetale
Lo Zafferano
Abbondante dose di Parmigiano Reggiano o Grana Padano
sale, pepe, erbette per guarnizione.
Questa e' un ricettina esclusiva, facile, ma da preparare con amorevole dedizione. Si deve stare attentissimi al sale e, nota bene, alla cottura.
Ideale per una cenetta romantica, a due.
Preparazione:
Si tratta di preparare gli spaghetti in un modo diverso dal solito.
Non li bolliremo nel solito pentolone d'acqua calda.
Si devono adagiare nel letto caldo del burro, dello scalogno (o della cipolla) tritati, dello spicchio d'aglio lasciato imbiondire per dar sapore (ma poi lo si deve togliere).
Proprio cosi'. Per questa ricetta gli spaghetti vanno trattati come il riso quando lo si fa alla milanese. Quindi niente pentola d'acqua bollente, niente pasta da scolare.
Gli spaghetti crudi vanno fatti scaldare ben bene nella padellona con burro e condimento.
Si irrora di vino, si lascia evaporare.
Si scuote in continuazione la padella: gli spaghetti di sotto non devono scottarsi, quelli sopra devono insaporirsi. Uniformemente.
Evaporato il vinello, si versa meta' del brodo vegetale caldo che sta bollendo nell'altro pentola. Vi si fa sciogliere lo zafferano, e si inizia la cottura vera e propria degli spaghetti immersi nel brodino giallo.
Il tempo di cottura, con questo sistema, e' doppio rispetto a quello indicato sulla confezione. Perche' il brodino di cottura non copre del tutto gli spaghetti, specie all'inizio quando sono ancora duri e vanno quindi rimestati molto spesso.
Dopo una decina di minuti, aggiungere un po' di brodo - e si saggi la consistenza della pasta. Man mano il dorato sughetto va restringendosi, divenendo cremoso: perche' il glutine della pasta, non diluito in una pentolona d'acqua, fa da addensante.
E' il momento cruciale, per la riuscita del piatto. Non bisogna aggiungere troppo brodo, altrimenti si avra' una pasta acquosa, scotta e poco condita. Ma non si deve lesinare, che' si rischia di bruciarla. Si puo' aggiungere un pizzico di sale - non di piu' - qualora il brodino sia troppo leggero per insaporire la pasta.
Aggiungere dunque poco brodino per volta. Attenzione: gli spaghetti diventano pronti, cosi', da un momento all'altro. E un momento dopo sono scotti!
Un po' prima del momento perfetto si deve aggiungere un'abbondantissima grattugiata di Parmigiano Reggiano, che conferisce una mantecatura ancora piu' soffice. E regola definitivamente il grado di sale del piatto.
Si arriva in tavola con la padella fumante in mano, servendo gli spaghettini sgocciolandoli lievemente, guarnendoli poi pero' con il restante sughetto.
Il piatto potra' essere guarnito, come abbiamo fatto noi, con aggraziate erbette: qui sono tenere foglioline di rucola.
Nota bene: Gli spaghetti cosi' cucinati assorbono tutto il sapore del condimento. Se della giusta consistenza sono deliziosi. Si tenga presente che non e' facile arrivare al giustissimo punto di cottura con il sughetto perfettamente ristretto: sicche' e' preferibile lascaire navigare un po' gli spaghetti servendoli bene al dente e aggiungere poi un po' di sughetto ancora liquido (si puo' addensare col formaggio grattugiato) piuttosto che attendere il restringersi del sugo facendo scuocere la pasta.