Pubblichiamo l'inchiesta "Cosa c'è nel piatto" di Edgar Meyer, tratta dalla rivista Focus Wild di ottobre
Ci siamo. E’ il momento della pappa. Uno dei più felici della giornata. Il cane ci saltella intorno tutto contento e curioso di ciò che stiamo mettendo nella ciotola. Il gatto si strofina contro di noi e ci incita con qualche “miao”. Bello. Certo, dobbiamo essere bravi: il cibo, oltre che appagante, deve essere sano ed equilibrato. Dobbiamo stare attenti a cosa gli mettiamo nella ciotola. Ad esempio, non vanno bene cibi troppo grassi, insaccati, cibi troppo salati, alcolici, cipolle e aglio…per non parlare di dolci e cioccolata, che per noi sono leccornie ma per loro veleno.
Per comodità, la maggior parte di noi usa le crocchette o le scatolette. Ma cosa c’è dentro? Che contengono? Beh, non sempre cose che possono sembrare succulente: la legge autorizza le aziende a usare “carne e derivati” o “sottoprodotti della carne”. In altre parole: gli scarti della macellazione e le interiora di bovini, suini, ovini, equini, polli, conigli ecc. sono spesso i principali ingredienti delle confezioni. A cui si aggiunge un po’ di farina di cereali e verdure disidratate, e una “spruzzatina” di grassi, addensanti, sali minerali, integratori, additivi, coloranti e altro. Elettrizzante.



Ecco la novità editoriale della collana Ecoalfabeto - I Libri di Gaia, cooordinata dal presidente di Gaia Edgar Meyer: "Urbi et orti. L'orto urbano: manuale di coltivazione ecologica su balconi e terrazze"
Melanie Joy è una psicologa sociale americana. Vive e lavora a Berlino. Ha ricevuto l’Ahimsa Award (con altre sette personalità, tra cui il Dalai Lama e Nelson Mandela) per il suo lavoro sulla nonviolenza. E’ autrice di numerose pubblicazioni, tra cui “Perché amiamo i cani, mangiamo i maiali e indossiamo le mucche”, pubblicato in 17 lingue. Recentemente è venuta in Italia e Edgar Meyer, per la rivista Quattro Zampe, l’ha incontrata.
Giorgio Nebbia non è più fisicamente con noi. Ma continuano ad esserlo i suoi insegnamenti e i suoi scritti.
Gaia è promotore, assieme a Leal e varie associazioni antivivisezioniste, della campagna.