:: CHI E' GAIA :: LE RISORSE DI GAIA :: NEWSLETTER :: AIUTO
5x1000_a_gaia_italia
Condividi su facebook

dog_nocrueltyPubblichiamo l'inchiesta "Cosa c'è nel piatto" di Edgar Meyer, tratta dalla rivista Focus Wild di ottobre

 Ci siamo. E’ il momento della pappa. Uno dei più felici della giornata. Il cane ci saltella intorno tutto contento e curioso di ciò che stiamo mettendo nella ciotola. Il gatto si strofina contro di noi e ci incita con qualche “miao”. Bello. Certo, dobbiamo essere bravi: il cibo, oltre che appagante, deve essere sano ed equilibrato. Dobbiamo stare attenti a cosa gli mettiamo nella ciotola. Ad esempio, non vanno bene cibi troppo grassi, insaccati, cibi troppo salati, alcolici, cipolle e aglio…per non parlare di dolci e cioccolata, che per noi sono leccornie ma per loro veleno.

Per comodità, la maggior parte di noi usa le crocchette o le scatolette. Ma cosa c’è dentro? Che contengono? Beh, non sempre cose che possono sembrare succulente: la legge autorizza le aziende a usare “carne e derivati” o “sottoprodotti della carne”. In altre parole: gli scarti della macellazione e le interiora di bovini, suini, ovini, equini, polli, conigli ecc. sono spesso i principali ingredienti delle confezioni. A cui si aggiunge un po’ di farina di cereali e verdure disidratate, e una “spruzzatina” di grassi, addensanti, sali minerali, integratori, additivi, coloranti e altro. Elettrizzante.

copertina urbi et ortiEcco la novità editoriale della collana Ecoalfabeto - I Libri di Gaia, cooordinata dal presidente di Gaia Edgar Meyer: "Urbi et orti. L'orto urbano: manuale di coltivazione ecologica su balconi e terrazze"

Non c’è solo l’orto urbano di Michelle Obama alla Casa Bianca, o quello del papa in Vaticano, sotto i riflettori. C’è anche l’orto che ognuno di noi può creare in un pezzettino di terra, ma soprattutto su un balcone, piccolo o grande che sia, anche se non lo ha mai fatto prima.

Lo fa da maestro l’autore di questo libro, che da anni coltiva ortaggi nella sua terrazza. Comincia dalla fisiologia delle piante, continua con l’installazione e la pianificazione dei lavori, inclusi i consigli per il compost e il controllo dei parassiti, fino alla descrizione degli ortaggi adatti alla coltivazione in contenitore. Il tutto accompagnato da meticolosi disegni.

Intervista alla sociologa Melanie Joy

di Edgar Meyer

melanie-joyMelanie Joy è una psicologa sociale americana. Vive e lavora a Berlino. Ha ricevuto l’Ahimsa Award (con altre sette personalità, tra cui il Dalai Lama e Nelson Mandela) per il suo lavoro sulla nonviolenza. E’ autrice di numerose pubblicazioni, tra cui “Perché amiamo i cani, mangiamo i maiali e indossiamo le mucche”, pubblicato in 17 lingue. Recentemente è venuta in Italia e Edgar Meyer, per la rivista Quattro Zampe, l’ha incontrata.

Per la maggior parte delle persone mangiare carne è naturale e normale perché “si è sempre fatto così”. Lei ha definito questa visione come “carnismo”. Cosa è il “carnismo”?
Il “carnismo” è il sistema di credenze invisibile che ci condiziona a mangiare certi animali. Spesso crediamo che solo vegani e vegetariani seguano un insieme di credenze ma l'unico motivo per cui possiamo mangiare maiali e non i cani, per esempio, è perché seguiamo un sistema di credenze. Dato che mangiare animali non è una necessità (il che è vero per milioni di persone oggi) allora è una scelta e le scelte derivano sempre da credenze. Le credenze o le convinzioni che guidano la nostra scelta di mangiare animali è però invisibile: perciò non ci rendiamo conto che abbiamo altre scelte o che stiamo facendo una scelta.

giorgionebbiaGiorgio Nebbia non è più fisicamente con noi. Ma continuano ad esserlo i suoi insegnamenti e i suoi scritti.
Vogliamo continuare a pubblicare i suoi preziosi contributi, come gli abbiamo promesso l'ultima volta che ci siamo scritti: quando si è accomiatato. Ci abbiamo messo 1 anno esatto per averne la forza, me ora è arrivato il momento...

Edgar Meyer, presidente Gaia Animali & Ambiente


Crescita di che cosa?

di Giorgio Nebbia

Due vite parallele a migliaia di chilometri di distanza. Un ingegnere nordamericano, Jay Forrester (nato nel 1918), specializzato nella progettazione dei calcolatori elettronici, docente nel prestigioso Massachusetts Institute of Technology, stava utilizzando, già negli anni cinquanta, i calcolatori per risolvere dei problemi di previsione. Per esempio come cresce la produzione industriale in seguito alla crescita o alla diminuzione dei soldi disponibili; come la mobilità in una città è influenzata dalla crescita del numero degli abitanti, delle automobili o dei mezzi di trasporto pubblico. Forrester aveva chiamato “dinamica dei sistemi” lo studio dei rapporti fra fenomeni il cui cambiamento può essere previsto mediante equazioni matematiche differenziali. Per inciso, equazioni simili erano già state usate trent’anni prima, per descrivere come aumentano le popolazioni animali, dagli studiosi di ecologia, un esempio della unità dei fenomeni dell’economia e dell’ecologia. Forrester aveva pubblicato libri di grande successo come “Industrial dynamics” (1961) e “Urban dynamics” (1969).

loghinoGaia è promotore, assieme a Leal e varie associazioni antivivisezioniste, della campagna.

Quanto vale per il presidente della Commissione europea J.M. Barroso la vita degli animali che vengono vivisezionati per uno shampoo super-innovativo o per un  filtro solare di ultima generazione? E quanto conta per il Commissario John Dalli il parere dei medici e delle istituzioni internazionali di prestigio che sempre più numerosi dichiarano l'inattendibilità scientifica della sperimentazione animale?

Tra poco lo sapremo: nel giro di qualche settimana, al massimo entro l'11 marzo, la Commissione Europea dovrà infatti rendere esplicita la sua posizione sulla messa al bando dei 5 micidiali test che ancora vengono eseguiti su topi, ratti, conigli, maiali -e se occorre anche su cani, gatti e primati- per poter dichiarare "idonei" alla vendita i prodotti che invadono gli scaffali di profumerie e supermercati. Verrà confermata la scadenza del 2013 o verrà chiesta, ancora una volta, una cambiale in bianco per prorogare chissà a quando la sperimentazione sugli animali? 

Presidente Barroso e Commissario Dalli: basta con le prese in giro! Finiamola con le torture inutili sugli animali!

Info: Cosa fare per partecipare alla protesta: vai alla pagina Facebook  "2013 STOP animal testing for cosmetics!" e clicca "MI PIACE". Se non sei iscritto a Facebook, sul sito di www.geapress.org trovi i moduli e le indicazioni per le FIRME CARTACEE.