“Noi siamo ciò che mangiamo”, diceva il filosofo tedesco Feuerbach già nell’Ottocento. Vale, credo, anche e soprattutto oggi. Nutrirsi è infatti sempre più anche un messaggio sociale. Un gesto politico. Il cibo è diventato un modo per dire chi si è: a sé stessi e agli altri.
Oggi molte istanze sociali, politiche, etiche passano attraverso il cibo. Come ha recentemente sostenuto l’antropologo Marino Niola, “cerchiamo un rinnovamento e una moralizzazione attraverso ciò che mangiamo”. Questo è vero soprattutto per alcune elites culturali, che devono fare da apripista e da megafono ai tanti, troppi che invece -penso al popolo del fast food e ai frequentatori abituali di Mc Donalds e catene affini- hanno le fette di salame sugli occhi oltre che nello stomaco.
Ecco perché, da sempre e in particolare in questo numero, la rivista Ecoideare (periodico sulla sostenibilità ambientale realizzato in collaborazione con l'associazione Gaia - www.ecoideare.it) dà spazio al tema dell’alimentazione. All’alimentazione sana, equilibrata, naturale. In queste pagine ospitiamo così il direttore di Fondazione Campagna Amica Coldiretti che ci racconta dei loro “mille mercati”, parliamo della certificazione “mercato mediterraneo”, ospitiamo come sempre la deliziosa Caterina Mosca con la rubrica “Natura in cucina” anticipando ciò che di buono ci apparecchia l’autunno, e disquisiamo con gioia di dieta veg (quella che seguo da oltre 20 anni e che personalmente consiglio caldamente per motivi ambientali, etici e salutistici) assieme a Carmen Somaschi.