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caneSegnaliamo volentieri, come Gaia Animali & Ambiente Onlus, la pagina facebook www.facebook.com/zampasuzampa.

La pagina nasce come costola della trasmissione radio zampasuzampa, nata nel settembre 2010, ideata e condotta dalla biologa naturalista Laura Pavone e da Federica Pirrone, veterinaria, ricercatrice e docente di Etologia alla Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano.

In trasmissione come sul sito è possibile trovare notizie, curiosità, indicazioni utili sul comportamento dei nostri amici animali. In entrambi i canali, ZAMPASUZAMPA si propone come spazio dedicato al benessere e alla tutela dei nostri fedeli compagni di vita, oltre che all'educazione alla convivenza con loro. Ecco perché non mancano le iniziative speciali, i suggerimenti degli esperti, ed un supporto concreto alle associazioni di volontariato (tra le quali Gaia) attraverso la divulgazione di appelli e richieste d’aiuto.

ASCOLTATE www.radioblabla.net (è una radio web - si ascolta dal computer)
Su RADIOBLABLA “Diamo voce a chi non ne ha”!!!
martedì dalle 18 alle 18.55 (in replica venerdì alle 11.30)
mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

oppure leggete www.facebook.com/zampasuzampa



manifesto evento benefico  2 settembre pro canileL'ASSOCIAZIONE U.N.A. UOMO NATURA ANIMALI, GESTORE DEL CANILE COMUNALE DI GENOVA,
&
IL CIRCOLO DEI CANTAUTORI E DEI MUSICISTI,

con il patrocinio dell’assessorato al Benessere Animale del Comune di Genova

organizzano una SERATA DI BENEFICENZA per il canile municipale

VENERDì 2 SETTEMBRE 2011 ORE 20,00
SANT'ILARIO GENOVA
Società Operaia Cattolica
Via dei Tasso, 1

Si tratta di un concerto per dare una… zampa ai cani ricoverati presso il Parco- canile municipale di Monte Contessa. A organizzarlo, con il patrocinio dell’assessorato al Benessere Animale del Comune di Genova, gli artisti dell’associazione Cantautori: Claudia Pastorino, Paolo Agnello, la band Acustico Medio Levante, Settimo Benedetto Sardo e Nadia Battaglia. Nel corso della serata è previsto anche un buffet vegetariano. L’ingresso costa 10 euro.

“L’intero incasso della serata verrà consegnato ai gestori del canile municipale per l’acquisto delle tettoie per i cani ospiti di Monte Contessa”, dichiara l’assessora ai Parchi storici e Benessere animale del Comune, Pinuccia Montanari.

“Il concerto”, sottolinea Edgar Meyer dell’assessorato al Benessere animale, “contribuirà a rendere ancora più accogliente una struttura che è considerata un’eccellenza e un modello per molti Comuni. E la cui gestione, l’associazione Uomo Natura Animali, ha fatto pure il miracolo di dare in adozione ad agosto, periodo più difficile dell’anno, diversi cani. Compresi alcuni pitbull, notoriamente difficili da adottare. Mentre in molte parti d’Italia i canili sono note stonate, a Genova si intonano canzoni per i diritti animali”.

Info 338.2916206

jesus 005Buone notizie dal canile municipale di Genova: 82 cani abbandonati in meno rispetto all’anno scorso. Dal 1 gennaio al 23 agosto 2010 erano stati 550 i cani ricoverati presso il Rifugio municipale di Monte Contessa. Nello stesso periodo, quest’anno sono “solo” 468. Un netto calo.

“Sono numeri positivi”, commenta l’assessore al Benessere Animale del Comune di Genova, Pinuccia Montanari. ”Raccogliamo quello che si è seminato: campagne di sensibilizzazione, corsi di formazione per operatori, un parco-canile che è modello per l’Italia, la gestione dello stesso a un’associazione animalista, un nuovo Regolamento comunale per il benessere animale, un Ufficio Diritti Animali efficiente”.

Rimane un neo. E una preoccupazione. Il numero crescente di cani di tipo pitbull.

“La presenza di pitbull, rottweiler e razze simili è in continuo aumento”, sottolinea Edgar Meyer, referente dell’Assessorato al Benessere Animale del Comune di Genova e presidente di Gaia Animali & Ambiente. “Nella struttura comunale siamo passati da una presenza di 4 pitbull nel 2004 ad una di 25 nel 2006. Oggi ne abbiamo 80”. E occupano quasi la metà dello spazio del parco-canile di Monte Contessa. Rischiano di rimanere lì a vita. Ergastolani senza colpe. Se non quella di avere avuto un ex padrone che poi se ne è disfatto.

Pitbull, rottweiler & co vengono considerate “razze potenzialmente pericolose”. Il loro morso, in effetti, è diverso da quello di un barboncino. Ma statisticamente mordono molto meno. “Non esiste un cane pericoloso, esistono uomini incapaci di educarli. Questi animali sono carte assorbenti, pronti a rispondere agli stimoli che ricevono”, spiega Meyer, che lancia una campagna per l’adozione dal canile dei pitbull abbandonati. “Ci sono animali che vengono tenuti giorno e notte in stanze sporche e buie e nutriti in modo insufficiente: cosa accadrebbe a un essere umano nelle stesse condizioni?”. Il cane violento, insomma, non è che il frutto di un padrone incapace di educarlo.

Spesso, però, purtroppo le caratteristiche di queste razze attirano persone frustrate e senza scrupoli. Li usano come alter ego o status symbol. E forse alla scelta di questi animali non sono estranee né le paure né le insicurezze dei nostri giorni. Perché i cani “feroci” sono acquistati soprattutto da chi vuole esibirli, nel giardino di casa o per strada.  “Spesso il proprietario di pitbull”, dice chi opera nel settore, è un giovane bulletto di periferia che si atteggia, senza esserlo, a “duro” del quartiere e considera il cane come una specie di appendice, per completare il look. Uno che cerca l’affermazione non attraverso sé stesso ma attraverso il cane. Non sapendo nulla di psicologia canina e senza avere la minima preparazione”.

“Alcuni sono dei veri e propri bonaccioni. E, comunque, a tutti facciamo una rieducazione seguita da esperti di comportamento animale”, spiega Clara Buongiorno, responsabile tecnico del canile. Molti sono adottabili. “Diamo una chance a Goran, fantastico rottweiler molto equilibrato, in canile da due anni e mezzo. A Pais, giovane femmina pitbull brava, buona e obbediente, da 4 anni a Monte Contessa. A Zeus, abbandonato dalla sua famiglia dopo essere vissuto con loro 10 anni e a tutti gli altri finti cattivi”. Che hanno, in realtà, un cuore grande così. Per le adozioni: tel. 010.6500617 - www.unagenova.com

 

Biobio-tra-le-VERDUREA dieta. L' ex presidente rinuncia agli adorati hamburger, alle patatine e anche a uova e latticini

dal Corriere della Sera 21.8.2011

Mangerà solo frutta e verdura. «Non voglio morire d' infarto» L' aiuto di Chelsea Fondamentali le pressioni della figlia Chelsea: voleva un padre un po' meno gonfio Obiettivo 84 chili A 65 anni, l' ex inquilino della Casa Bianca intende tornare al peso che aveva all' età di 13 anni

NEW YORK - Non ci ha ripensato, come l' attrice Angelina Jolie che è tornata alla bistecca. Nessuna ricaduta nei piaceri della carne (almeno nel senso del barbecue). A 65 anni compiuti l' altro ieri, Bill Clinton ha tagliato anche quel poco di pesce che si concedeva un anno fa, quando si aggirava tra gli invitati al matrimonio della figlia Chelsea (vegana convinta) predicando le virtù della cucina vegetariana. Un altro passo: l' ex presidente si è proclamato per la prima volta «vegano» (niente uova, latticini, pochissimo olio) nell' intervistona tv con il dottor Sanjay Gupta, il chirurgo star della Cnn passato nel giro di una settimana dalle pance vuote della Somalia al frigorifero pieno di casa Clinton. Che ormai contiene solo vegetali: verdura, frutta, piselli, latte di mandorla. «Mi piacciono le cose che mangio oggi», dice lui proclamando di essere più in forma che mai: «Gli esami del sangue sono buoni, ho perso altri dieci chili. Che ci crediate o no sento di avere più energia». L' obiettivo personale è tornare a 84 chili, il suo peso a 13 anni.

E poi c' è la campagna della Clinton Foundation per promuovere un' alimentazione più sana in 12 mila scuole. È una questione di cuore più che di linea (anzi, se è per questo, su Internet c' è chi trova il Clinton più asciutto anche più brutto). Nel 2004, a 58 anni, gli hanno messo quattro bypass. «Sono stato fortunato, potevo morire d' infarto», ha detto Clinton al dottor Gupta. Dopo l' intervento ha seguito la cosiddetta dieta South Beach (che fa differenza tra grassi «buoni» e «cattivi») ma i problemi di cuore non sono finiti. L' anno scorso, di ritorno da una missione nella terremotata Haiti, Bill si è dovuto sottoporre a un' altra operazione: servivano due stent per aprire una delle solite vene che era diventata «molto brutta». A quel punto «ho capito che stavo giocando alla roulette russa. Dovevo passare a un cambiamento radicale».

Da solo forse non ce l' avrebbe fatta. Clinton adora gli hamburger, il pollo fritto, le patatine unte e bisunte. Una volta nel New Hampshire in campagna elettorale lo beccarono mentre si sbafava una dozzina di doughnuts . Durante il jogging con le guardie del corpo era capace di fare una sosta per rifiatare (però da McDonald' s). Cosa è cambiato? Nella svolta vegana ha giocato la paura di restarci secco. E il pungolo della figlia Chelsea: voleva un padre che la portasse all' altare un po' meno gonfio. E poi il pressing dei medici che Hillary gli aveva già messo alle costole (allo stomaco) quando arrivarono alla Casa Bianca nel ' 93. Già allora Dean Ornish, direttore dell' Istituto di Medicina Preventiva a Sausalito, California, cominciò a introdurre in cucina - tra la panna e gli hamburger - un po' di tofu, qualche salmone con le verdure. Impresa dura: a un check-up nel 1999 si scoprì che Bill era aumentato di 10 chili rispetto a due anni prima. Uscì dalla Casa Bianca nel 2001 e non smise di ingrassare. Nella sua voracità c' era anche l' alibi del fatalismo (storia familiare di deboli coronarie). Ornish ricorda di avergli parlato a muso duro l' anno scorso: «Devi capire che i tuoi geni non indicano necessariamente il tuo destino». Alla svolta «solo vegetale» ha contribuito anche il dottor Caldwell Esseistyn, che dirige il programma di prevenzione cardiovascolare al Cleveland Clinic Wellness Institute. E se alla fine dell' anno prossimo Hillary si ritirerà davvero dalla politica, dopo quattro anni in giro per il mondo come Segretario di Stato, Bill avrà una guardiana in più (forse) a controllargli il frigo.

Michele Farina