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pastore tedesco abbandonatoIl Tribunale di Trento con la sentenza numero 856/2014 ha stabilito che: “costituiscono comportamenti idonei ad integrare il reato di abbandono di animali ex art. 727 c.p., non solo le sevizie, le torture o le crudeltà caratterizzate da dolo, ma anche quei comportamenti colposi di abbandono e incuria che offendono la sensibilità psico - fisica degli animali quali autonomi esseri viventi (…) Con la conseguenza che la carenza di cibo, la costrizione in ambienti ristretti e sporchi, senza possibilità di deambulare, possono costituire, nel loro insieme, comportamenti di vero maltrattamento”.
Per tale motivo, il proprietario di un cane di razza pastore tedesco, per sua natura di grossa taglia e, di conseguenza, bisognoso di ampi spazi per potersi muovere, è stato condannato per il reato di abbandono di animali ex art. 727 c.p.
Nel caso di specie, infatti, l’imputato costringeva il cane a vivere sul balcone della propria abitazione, in mezzo ai suoi escrementi e dovendo sopportare la pioggia e la neve poiché la tettoia soprastante era di modeste dimensioni. Di conseguenza, a causa del forte stress provocatogli da questa situazione, il cane si era anche ferito la zampa rompendo il vetro di una finestra nel tentativo di entrare in casa.

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referendum trivelle1_1ll 17 Aprile si terrà un referendum popolare.
Potrai esprimere il tuo voto su una questione che ci riguarda tutti: la trivellazione dei nostri mari per l'estrazione di gas e petrolio.
Con questo referendum si chiede ai cittadini italiani di cancellare la norma che permette alle società petrolifere di cercare ed estrarre petrolio e gas entro le 12 miglia dalle coste senza limiti di tempo.
Non è solo un referendum contro le trivelle, ma anche un modo per dire da che parte stai: con le lobby dei petrolieri o con il mare, le energie pulite, la bellezza e l'integrità delle nostre coste e delle nostre acque?
Dire STOP alle trivelle è un primo passo che l'Italia può fare per cominciare una rivoluzione energetica in direzione delle rinnovabili.
È tempo di scegliere!
PERCHÈ VOTARE SÌ? referendum trivelle 12938103_10153502737016156_4360100869342438692_n1) Perché stiamo mettendo in pericolo il mare per un pugno di barili
2) Perché le trivelle non risolvono i nostri problemi energetici
3) Perché in caso di incidenti, una perdita di petrolio sarebbe un disastro
4) Perché ci guadagnerebbero solo i petrolieri
5) Perché la ricchezza del nostro Paese non è il petrolio, ma il paesaggio, il mare e dunque il turismo!
6) Per difendere il tuo diritto di scegliere
referendum_aprile_trivelleNon mettiamo in pericolo il mare, la ricchezza dell'Italia non è il petrolio! 
almo cam04180La Sicilia è la Regione, assieme alla Puglia, dove il randagismo raggiunge i più alti numeri e, senza l’aiuto delle istituzioni, i volontari devono affrontare quotidianamente problemi disperati contando solo sulle proprie forze e i propri mezzi economici.

Quando la situazione è critica, come i tre casi in Sicilia che Almo Nature -azienda di petfood riconosciuta fra le realtà più dinamiche in Europa, prima al mondo a produrre alimenti naturali per cani e gatti- ha deciso di prendere in considerazione, l’unica soluzione è un aiuto concreto che sostenga subito gli animali dando la possibilità alle associazioni e ai volontari, di tirare un sospiro di sollievo.

Almo Nature, su sollecitazione di Gaia Animali & Ambiente, ha inviato quasi 1 tonnellata di cibo alla volta di Catania e Trapani, in aiuto alle colonie feline gestite da Fiorella che, alla morte della madre Anna Salvo, si è occupata dei gatti abbandonati di Trapani, al Rifugio Belpasso gestito da Carmen Carmela Andronico che da vent’anni si occupa di accudire, sfamare e curare i 60 cani abbandonati che sono ospiti del rifugio di Catania, e Daniela Pappalardo che ha in cura i circa 35 gatti delle colonie feline di Catania. Ognuna di queste persone ha una storia di grande coraggio e amore incondizionato verso gli animali, che stanno sostenendo fino a privarsi del necessario per poterli sfamare, affrontare spese veterinarie e farli sterilizzare.
gaialexIl vicino di casa pretende che ci sbarazziamo del nostro cane perché gli da fastidio? L’amministratore di condominio non vuole che ci occupiamo di sfamare i gatti randagi? Dobbiamo fare una denuncia per abbandono o maltrattamento di animali? A rispondere c’è Gaia LEX, centro di azione giuridica per gli animali e l’ambiente creato dall’associazione Gaia Animali & Ambiente Onlus, che si occupa di intraprendere ogni iniziativa legale opportuna in favore degli animali e dell’ambiente.

GAIA LEX si avvale di un pool di giovani avvocati esperti di legislazione animale e da oggi parla anche romagnolo: grazie all’avv. Luana Elia del Foro di Forlì-Cesena e allo Studio Delbianco-Santoni sito a Riccione dal 1. marzo sono attivi due sportelli a Cesena-Forlì e provincia ed a Rimini e provincia.
Luana Elia, oltre che avvocato, è animalista e vegetariana. “Metto a disposizione tutto il mio amore per gli animali e le mie competenze giuridiche per difendere chi non ha voce”, dichiara battagliera.
Erika Delbianco è una giovane avvocatessa del Foro di Rimini. “Assieme ai miei colleghi di studio avv. Simona Santoni e dott. Filippo Leoncini da tempo mi prodigo per operare a favore dei diritti degli animali. Sia a livello umano che professionale”, racconta.