:: CHI E' GAIA :: LE RISORSE DI GAIA :: NEWSLETTER :: AIUTO
5x1000_a_gaia_italia
Condividi su facebook

apriilcancello 1549629754384740-campagna-adozioni-tu-puoi-farlo-apriilcancello-Tu puoi farlo #apriilcancello è l’originale campagna delle associazioni Gaia Animali & Ambiente e Diamoci La Zampa per invitare all’adozione responsabile dei cani di rifugio, nella quale gli animali protagonisti si raccontano in prima persona.

Ideata e realizzata con la collaborazione dell’agenzia di comunicazione Atravisio Digital Creative Factory, nasce per sensibilizzare sull’adozione responsabile e ricorda che un cane non è un regalo ma un nuovo membro della famiglia che necessita di cure e rispetto.

I video raccontano le toccanti vicende di alcuni dei cani adottabili presso il rifugio Fondazione Baratieri dove Gaia e Diamoci La Zampa ospitano i “loro” cerco-casa in attesa di una famiglia. Protagonisti dei video sono Brutus, abbandonato ma giocherellone, che sogna di essere adottato per Natale, Camillo il timido, il dobermann Gigi, acquistato da cucciolo e poi lasciato in canile, Regina la “regina del Sud” che proviene dalle strade di Canicattì, i fratellini Perla e Stash arrivati in rifugio quando la famiglia si è separata.

A donare la voce ai protagonisti pelosi sono giovani attrici e attori che si sono prestati a dare loro la parola interpretandone le emozioni.

apriilcancello camillo3 2“I video della campagna commuovono e invitano ad adottare, perché gli animali si adottano e non si acquistano. Adottiamo nei rifugi e facciamolo responsabilmente”, afferma il presidente di Gaia Animali & Ambiente Edgar Meyer. “Regalare e regalarsi un cucciolo è un grande gesto. Ma, lo ricordiamo, gli animali non sono pacchi dono. Prendere con sé un amico a quattro zampe vuol dire impegnarsi ad accudirlo e prendersene cura per tutta la vita”, sottolinea Meyer.

La campagna #apriilcancello è alla terza edizione. “Abbiamo deciso di mettere a disposizione le nostre risorse tecnologiche, creative e intellettuali per dare voce a questi cani che, pur sapendo comunicare con i loro occhi e il loro corpo, sono costretti a stare dietro un cancello e non riescono a farsi sentire fin dentro le case dei cittadini. L’anno scorso i video hanno realizzato oltre 2 milioni di visualizzazioni e tutti i cani sono stati felicemente adottati”, spiega Ilaria Parisella direttore creativo di Atravisio. “Molti ci hanno chiesto di proporre nuovi video e dare visibilità e speranza ad altri ospiti dei canili. Speriamo di portar loro la stessa fortuna e di riuscire a donare lo stesso futuro felice a tutti”.

Guarda i video:
https://youtu.be/cccgwUEVSbY - Brutus, il giocherellone che sogna il Natale
https://youtu.be/LRLtsA0T4so - Camillo il timido
https://youtu.be/w4372Pxr0kQ - Gigi il dobermann
https://youtu.be/Ba9MmGwGOTw - Regina, la regina del Sud
https://youtu.be/T8Mqy6WrlFQ - Perla e Stash, i fratellini
Il numero – adozioni è 347.5486359

 

giorgionebbiadi Giorgio Nebbia

Il 2011 è stato dichiarato “Anno internazionale della Chimica”. Strana parola, “chimica”. Con origini antichissime come arte di trasformare la materia -dagli artifici per imbalsamare e conservare per l’eternità i morti, alle furbizie per far credere di poter trasformare i metalli vili nel prezioso oro- a rigorosa disciplina scientifica, a parolaccia, impropriamente associata a ogni sconcezza della vita moderna, dai pesticidi alla diossina e agli inceneritori. Poco amata nelle scuole, spesso male o malissimo insegnata, poco attraente come corso di laurea, la povera chimica qualche virtù ha e vorrei difenderla come laureato in chimica, anzi come uno dei primi laureati in chimica dell’Università di Bari, del corso nato nel 1944 utilizzando laboratori e docenti della preesistente Facoltà di Farmacia.

demaio f9dbaaaf-5543-4d54-80ff-53ac962996bcPlauso di Gaia Animali & Ambiente:
“Grande soddisfazione, dopo 20 anni si eliminano i cavalli dalle strade di Roma”

Roma, 01.12.2020

Approvato in Assemblea capitolina il Regolamento sulla trazione animale. 
Un convinto plauso arriva dall’associazione Gaia Animali & Ambiente. “Dopo 20 anni di proteste animaliste, si tratta di un traguardo storico per Roma”, dichiara il presidente di Gaia Animali & Ambiente, Edgar Meyer. “Finalmente si eliminano le botticelle dalle caotiche strade di Roma per spostarle nei parchi di alcune ville storiche con percorsi studiati da esperti di equidi”.
Non si vedranno più cavalli affaticati e costretti a percorrere le vie della città tra le auto e sotto il sole. 
Il provvedimento ruota intorno a 2 concetti principali:
1. Niente più cavalli nelle strade
2. Possibilità per i vetturini di trasformare gratuitamente la loro licenza in licenza taxi

 giorgionebbiadi Giorgio Nebbia

Vi ricordate quando Nausicaa, principessa dei Feaci, va a lavare i suoi vestiti al fiume, un trucco degli dei per farle trovare Ulisse appena gettato dalle onde sulla vicina spiaggia? Omero, l’autore di questa storia di circa tremila anni fa, racconta che la principessa e le sue amiche per lavare pestavano i tessuti con i piedi in una fossa piena di terra, perché già allora si sapeva che certe terre assorbono il grasso e lo sporco dai panni; una conoscenza diffusa dovunque già nel mondo antico in cui si usava pulire con terra da folloni, una argilla (un silicato di alluminio talvolta contenente sodio, potassio, calcio), i tessuti sia a livello domestico sia, più tardi, a livello industriale.

Con il procedere dell’industrializzazione sono state scoperte le argille più idonee e l’operazione di follatura, invece che con le mani e i piedi, è stata fatta con adatte macchine, le gualchiere, azionate del moto delle acque. Poi le conoscenze chimiche hanno offerto altri materiali per lavare; poi, quando si è scoperto che i carbonati di potassio e sodio delle ceneri delle piante, altri ingredienti del lavaggio, potevano essere fabbricati artificialmente, si è avuta la diffusione delle prime fabbriche di soda, già agli inizi dell’Ottocento. Poi le conoscenze della chimica hanno permesso di ottenere industrialmente i saponi, i sali di sodio e potassio degli acidi grassi.

 giorgionebbiadi Giorgio Nebbia - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Nei giorni scorsi storici, statistici ed economisti si sono incontrati nell’Università di Roma per discutere sul tema: “La scarsità delle risorse: uno sguardo di lungo periodo”, a quarant’anni di distanza dal lungo dibattito che vide contrapposti i ”neomalthusiani” e i “cornucopiani”. Secondo i primi le risorse della Terra non sono o non saranno sufficienti a sfamare una popolazione crescente con crescenti richieste non solo di cibo, come aveva detto l’inglese Robert Malthus (1766-1834), ma anche di minerali, energia, acqua, legname, eccetera; i “cornucopiani”, invece, sostenevano che la Terra ha dentro di se (nel suo magico canestro dell’abbondanza, la cornucopia, appunto), risorse e beni per tutti gli attuali e futuri abitanti del pianeta grazie alla scienza e alla tecnica che avrebbero consentito di “allargare il banchetto della natura”.

Il dibattito aveva avuto il suo culmine nel 1972 quando il Club di Roma aveva pubblicato il libro “I limiti alla crescita” il quale sosteneva che la crescita della popolazione e della produzione agricola e industriale stava impoverendo le risorse scarse della Terra e ne stava degradando la qualità con l’inquinamento, per cui doveva essere deciso qualche freno “alla crescita” economica. Dal 1980 in avanti il dibattito si è attenuato e i terrestri sono andati avanti a pompare petrolio, a scavare carbone, a tagliare le foreste per creare spazio per coltivazioni agricole, per estrarre i minerali nascosto nel suolo delle foreste.