Da Susi Penco, biologa (ricercatrice all'Uni di Genova) conosciuta qualdo ero responsabile della delega al benessere animale del Comune di Genova, una lucida analisi e una proposta che più seria non si può.
Edgar
Mi chiamo Susanna Penco, ho 49 anni, vivo a Genova e da 16 anni sono affetta da sclerosi multipla. Sono biologa e lavoro come ricercatrice all’Università di Genova. Da sempre sono obiettrice di coscienza verso la sperimentazione animale per due motivi: perché non ho alcuna fiducia scientifica in tale pratica, e perché provo un grande senso di pietà nei confronti di tutti gli animali, umani e non umani.
La mia esperienza professionale inizia tanti anni fa, quando decisi, ancor prima di laurearmi, di dedicarmi alle colture cellulari come alternativa a una ricerca da me ritenuta cruenta ed inutile. Ebbi la fortuna di incontrare le persone giuste e fu così che divenni brava a coltivare cellule esclusivamente “in vitro” e poi, da anni, esclusivamente umane. Con l’avvento di attrezzature avanguardistiche e se la ricerca in vitro fosse finanziata come dovrebbe, si potrebbero ottenere grandi risultati applicabili all’uomo. Ma qui non voglio parlare delle ricerche “in vitro”, voglio parlare di quelle “in vivo”. In vivo su chi? Ma sull’uomo, certamente, ovviamente, naturalmente. E chi, sennò?!
Mi spiego, vorrei proporre ricerche che potrebbero essere immediatamente disponibili ed applicabili al vero “bersaglio” della ricerca: la nostra specie. Ecco perché ho premesso di essere vittima di una precisa malattia. Io sono assolutamente disponibile a fare da cavia: no, non sono una visionaria fanatica pronta al sacrificio della vita per un ideale che, tra l’altro, sarebbe ritenuto ridicolo e assurdo dai più. La mia malattia è “mia”, io ne sono affetta, ma certamente c’è qualcosa in comune tra me e tutti gli altri malati: qualcosa che dovrebbe essere indagato tramite, naturalmente, accuratissime anamnesi, banche dati, analisi statistiche ed epidemiologiche, ed altro.








E' uscito in questi giorni un nuovo libro della collana "Ecoalfabeto - I libri di Gaia", coordinata dal presidente di Gaia Animali & Ambiente Edgar Meyer.
Tra sabato 23 e domenica 24 febbraio, dalle 00.45 fino alla mattina, sulle frequenze di Radio Popolare "Olly night" ha il piacere di presentare
Occuparsi di diritti animali (e tutela dell’ambiente) significa anche cercare di “sensibilizzare” e trasformare le istituzioni. Le istituzioni sono fatte da persone. Se le persone dentro le istituzioni hanno le nostre medesime sensibilità è più facile cambiare le cose. Come Gaia abbiamo stilato una sorta di decalogo-programma sui diritti animali per i candidati alle Regionali - http://gaiaitalia.it/home/campagne-e-iniziative/numeri-animali/news/71-notizie/597-gaia-proposta-di-programma-elettorale-sui-diritti-animali.html.