:: CHI E' GAIA :: LE RISORSE DI GAIA :: NEWSLETTER :: AIUTO
5x1000_a_gaia_italia

Prossimi Eventi

Nessun evento
QUATTROZAMPE
Condividi su facebook
cani-facebook           ADOZ_96             LogoEcoAlfabetoLibriGaia            nebbia giorgio     Image_1

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO: LAV – ENPA - GAIA 

LOMBARDIA RANDAGISMO: ANCORA FERMI I FONDI PER LA PREVENZIONE.
“ABBANDONATI” MIGLIAIA DI CANI E GATTI DAL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA CHE CONCLUDE IL MANDATO SENZA STANZIARE NEANCHE UN EURO DEGLI OLTRE 6 MILIONI DISPONIBILI DAL 1991.
PERSA UNA IMPORTANTE OPPORTUNITA’ DI CONTRASTARE EFFICACEMENTE IL FENOMENO.

loghinoPer la terza volta consecutiva nella III Commissione Consiliare Sanità e Assistenza convocata ieri e presieduta dal consigliere Pietro Macconi (PDL), manca il numero legale per consentire l’approvazione del Piano Triennale Regionale per la prevenzione del randagismo e tutela degli animali d’affezione. Per lo sblocco dei fondi (oltre 6 milioni di euro) si dovrà ora attendere la prossima legislatura.



La Lombardia, con la legge regionale 20 luglio 2006, n.16 “Lotta al randagismo e tutela degli animali d’affezione” (poi inserita nel Testo Unico delle Leggi regionali in materia sanitaria, l.r.33/2009) era già stata l’ultima regione a dare attuazione alla Legge quadro 281 del 1991, con ben 15 anni di ritardo.
La stessa legge 16 rimandava a successivo Piano Triennale la determinazione degli ambiti di intervento da finanziare; nel frattempo i fondi stanziati dallo Stato si sono accumulati sino a raggiungere la quota di 6.148.800 euro; denaro che la Regione avrebbe dovuto utilizzare per il finanziamento del  “Piano Triennale Regionale di educazione sanitaria e zoofila, controllo demografico della popolazione animale e prevenzione del randagismo”, elaborato dalla Consulta Regionale Randagismo (istituita ai sensi dell'art.117 comma 6 l.r.33/2009) che, come indicato dallo stesso legislatore regionale, è composta da esperti di tutte le categorie che quotidianamente si occupano della materia oggetto del provvedimento, ognuno nelle parti di propria competenza.

La Consulta Regionale, a seguito di numerosi e approfonditi confronti, al fine di massimizzare l'efficienza e l'efficacia della politica regionale in materia di "randagismo" e ottimizzare l'utilizzo delle risorse economiche disponibili, e anche in considerazione di positive esperienze attivate e implementate da alcuni enti locali negli ultimi anni, ha ritenuto opportuno e doveroso investire sulla prevenzione del randagismo con il finanziamento di interventi educativi nelle scuole, con l'avvio di Uffici Diritti Animali nei Comuni e nelle Province, con la copertura di parte delle spese per gli interventi di sterilizzazione di cani nei canili, gatti liberi e anche di animali di proprietà.

Infine è stato dedicato un considerevole finanziamento per gli interventi di risanamento dei canili esistenti e per la costruzione di nuove strutture, con la consapevolezza oggettiva che il problema del randagismo può essere risolto e monitorato solo ed esclusivamente con una strategia di interventi che comprenda l'educazione dei cittadini, la prevenzione sanitaria e il coinvolgimento diretto degli enti locali e non solo con la costruzione di strutture per il ricovero per animali non di proprietà.
In queste strutture, secondo dati dell’Anagrafe Canina Regionale, ogni anno entrano oltre 11.000 cani (il 46% dei quali smarriti e restituiti ai rispettivi proprietari; il 38% va in adozione; e il restante 16% va ad incrementare la popolazione degli oltre 5.000 cani già presenti nei canili); oltre 7.350 i gatti liberi sterilizzati dalle ASL nel 2008 e presumibilmente altrettanti sterilizzati da privati cittadini e associazioni.

La Consulta ha quindi individuato quali prioritari ambiti di intervento:
- educazione sanitaria e zoofila
- controllo demografico della popolazione animale
- prevenzione del randagismo
ambiti esplicitamente indicati anche dal legislatore regionale (art.117 comma 1, l.r.33/2009).

Tuttavia, anche se può sembrare incredibile, la stessa Consigliera regionale Monica Rizzi (Lega Nord), relatrice del provvedimento, non si è nemmeno presentata in commissione. Tutto il Gruppo Lega Nord è risultato assente anche nelle precedenti convocazioni della Commissione.

In luogo di chiudere il mandato con l’approvazione di un Piano destinato ad incidere sensibilmente sulle cause del randagismo, il Consiglio uscente della Regione Lombardia ha voltato le spalle a migliaia di cani e gatti (ed a chi si occupa quotidianamente di loro) ed ha decisamente sottovalutato la preziosa opportunità di rendere possibile l’attuazione di una strategia efficace per contrastare un fenomeno che, se sottovalutato, può raggiungere dimensioni ancora più drammatiche. Anche in Lombardia canili fatiscenti, cani vaganti, proliferazione di colonie feline, abbandoni e maltrattamenti sono reali problemi che potevano essere affrontati da subito con l’approvazione del Piano Triennale.

Mentre il Governo promuove campagne contro l’abbandono di animali e incentiva la loro accoglienza nelle strutture turistiche, la Regione Lombardia dimostra uno scarso interesse sul problema. La mancata approvazione del Piano Triennale è indice di una grave irresponsabilità della Regione, tanto incomprensibile quanto è ben noto che una famiglia lombarda su tre viva con almeno un animale d’affezione.

Auspichiamo che nella nuova Legislatura, il prossimo Consiglio Regionale possa da subito sopperire a questa grave mancanza ed inserire in via prioritaria il Piano Triennale “randagismo” nel proprio calendario dei lavori.

“Una pessima prova di Formigoni e dei suoi politici strapagati. 15 anni di governo e zero assoluto in tema di tutela animale. La regione formigoniana è la peggiore di tutta Italia, l’unica che non ha saputo distribuire nemmeno mezzo euro dei 6 milioni girati dallo Stato per progetti di prevenzione del randagismo. Per fortuna c’è il volontariato e ci sono i Comuni che funzionano”, è l’amaro commento del presidente di Gaia, Edgar Meyer.

19/02/2010
                 
Di seguito una sintesi di quelle che dovevano essere le entità di finanziamento.

1 - EDUCAZIONE SANITARIA E ZOOFILA / EDUCAZIONE AI DIRITTI ANIMALI
1.1 Educazione formale                         (scuole) € 650.000,00
1.2 Educazione informale                       (cultura sociale) € 250.000,00
1.3 Educazione non-formale                  (Corsi di qualificazione e formazione) € 260.000,00

2- CONTROLLO DEMOGRAFICO POPOLAZIONE ANIMALE
2.1 Sterilizzazione cani nei canili  € 900.000,00
2.2 Sterilizzazione gatti di colonia €400.000,00
2.3 Sterilizzazione gatti e cani di proprietà €100.000,00

3 - PREVENZIONE DEL RANDAGISMO /STRUTTURE
3.1 Piano Regionale Anagrafe Canina € 99.800,00
3.2 Piano Regionale U.D.A. € 1.500.000,00
3.3 Piano Regionale risanamento/costruzione canili pubblici € 2.250.000,00