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verde urbanodi Giorgio Nebbia

L'attitudine di una società verso il verde è un indicatore di molte cose importanti. Se ci si guarda intorno si vedono molte persone eccellenti che senza dubbio amano il verde; le loro case sono abbellite di piante curate e costose; nelle riunioni di condominio accettano rilevanti spese per abbellire il cortile con alberi esotici. Il loro comportamento cambia completamente nei confronti del verde pubblico, degli ultimi alberelli rimasti nelle nostre strade, degli ultimi pezzi di campagna rimasti intrappolati fra le case. Il poco verde residuo viene spazzato via senza rimorsi per far posto a strade, nuovi edifici, parcheggi di asfalto, i veri segni del "progresso"!

La crisi del verde urbano in molte grandi città nasce da questa doppia attitudine, di rispettosa cura per il verde privato, strano e costoso, e di totale disprezzo per il verde collettivo. Eppure il verde urbano non è una cosa inutile, un arredo superfluo.

loghinoSi è svolto questa mattina un presidio con circa 200 partecipanti per dire “Stop alle crudeltà  sugli animali”. Gli animalisti e gli antivivisezionisti si sono dati appuntamento in Corso Magenta, di fronte alla sede della Commissione Europea, dove hanno dato vita alla colorita protesta.

Un gruppo di manifestanti, tutti con tuta bianca sporca di finto sangue e con maschere di animali sul volto, si è incatenato ai portoni della rappresentanza europea. La folta presenza della polizia ha riportato i manifestanti a distanza “di sicurezza” dai portoni della Commissione europea. I partecipanti al presidio hanno a lungo urlato “Stop alla tortura sugli animali”, contestando la nuova Direttiva europea sulla vivisezione.

Il Coordinamento “Fermiamo Harlan” con le associazioni "Gaia Onlus", "Animalisti Italiani Onlus" e la collaborazione dell'associazione internazionale People For The Ethical Treatment of  Animals, erano gli organizzatori del presidio.

L’iniziativa ha inteso chiedere l’abolizione della inutile pratica della vivisezione e degli esperimenti sugli animali in Italia e in Europa e per contestare la nuova Direttiva comunitaria in materia.

Le coreografie e le scenografie presenti hanno dimostrato la crudeltà inutile della vivisezione, oggi ancora praticata per consentire e incentivare il business delle multinazionali chimico-farmaceutiche e degli allevamenti di animali da laboratorio. “La vivisezione, oltre che crudele -tortura ogni anno un milione di animali solo in Italia- è anche inutile, fuorviante e non scientifica”, ha ricordato Edgar Meyer, presidente di Gaia. “I risultati ottenuti sugli animali non sono applicabili all’uomo. Ogni specie è diversa dall’altra e reagisce alle sostanze in maniera differente”.

aiuta cuccioli-cane_ng2 - copiaDONARE A Gaia ANIMALI & AMBIENTE È ANCORA PIÙ VANTAGGIOSO

Con la riforma del Terzo Settore, dal 1° gennaio 2018 (con il Decreto Legislativo del 3 luglio 2017, n. 117) sono entrate in vigore le nuove agevolazioni fiscali per le detrazioni e deduzioni delle donazioni a favore degli Enti del Terzo Settore (la nuova forma giuridica che sostituisce quella delle Onlus) e nel caso di Gaia Animali & Ambiente, quelle delle Odv, le Organizzazioni di Volontariato.

rondini2Gaia Animali & Ambiente Odv è infatti formalmente un’organizzazione di volontariato iscritta nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (numero di repertorio 44753).

Le agevolazioni previste dal DLgs. n. 117/2017 sono valide per tutte le donazioni liberali.
(Le iscrizioni e i rinnovi della tessera associativa a Gaia Animali & Ambiente Onlus non sono invece deducibili).


Per le persone fisiche (DLgs n.117/2017 – Art.83 commi 1 e 2) – in alternativa

  • Detraibilità dall’imposta lorda pari al 35% delle erogazioni liberali in denaro o in natura per un importo complessivo in ciascun periodo d’imposta non superiore a 30.000 euro.
  • Deducibilità dal reddito complessivo netto delle liberalità in denaro o in natura nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato.

Per enti e società (DLgs n.117/2017 – Art.83 comma 2)

  • Deducibilità dal reddito complessivo netto delle liberalità in denaro o in natura nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato, con eliminazione del limite di 70mila euro prima previsto dal DL 35/2005 («più dai meno versi»).

gatto ru 27857862_935845959898878_5088820329084454561_n - copiaATTENZIONE!

Le detrazioni e deduzioni in denaro sono consentite a condizione che il versamento sia eseguito tramite bollettino postale, bonifico bancario, carta di credito o altro sistema di pagamento tracciabile.
Queste hanno valore di ricevuta.

C/C bancario Gaia: IBAN IT74 J030 6909 6061 0000 0119 549 presso Banca IntesaSanPaolo – Milano intestato a Gaia Animali & Ambiente
C/C postale Gaia: IBAN IT82 E076 0101 6000 0004 6940 599

biciclettataperlapacelight copyUn vegano al Tour de France.
Per tre settimane non mangerà gli alimenti che da sempre sono considerati necessari per resistere alle immense fatiche della Grande Boucle e passerà alla storia come il primo ciclista nutrizionista del Giro di Francia.
David Zabriskie, corridore statunitense della Garmin-Cervélo ha annunciato che seguirà la dieta vegana anche nei giorni della famosa competizione transalpina che partirà sabato prossimo da Passage du Gois, nella regione della Vandea e non mangerà carne, pesce, uova e latticini: una sfida nella sfida che renderà ancora più appassionante una corsa sempre piena di emozioni e che quest’anno sarà divisa in ventuno tappe per complessivi 3.430 km.
SCELTA NUTRIZIONISTA
La scelta nutrizionista del trentaduenne non è legata all'amore per gli animali o a particolari visioni ideologiche: Zabriskie dichiara di aver abbracciato la dieta vegana sia per motivi di salute sia perché gli consente di ottenere migliori performance agonistiche. Il suo avvicinamento al veganismo è iniziato l'anno scorso quando dopo alcune analisi del sangue ha scoperto di essere estremamente sensibile ad alcuni cibi. Già nello scorso Tour de France aveva ridotto la quantità di carne mangiata perché aveva difficoltà a digerirla. Pochi mesi dopo ha eliminato i latticini, ma la vera svolta è arrivata lo scorso autunno quando ha deciso di apportare «modifiche radicali al suo stile di vita» e ha scelto il veganismo. Per mettere assieme le quotidiane 8.000 calorie necessarie a ogni corridore per sopportare lo stress e gli sforzi fisici del Tour, il trentaduenne mangerà quattro volte al giorno e si nutrirà per lo più di riso, pasta, verdure e tante bevande energetiche. Solo due volte alla settimana trasgredirà le regole e si concederà qualche fetta di salmone per aumentare la sua capacità di assorbire ferro.
SEGRETO E PERFORMANCE
Il vero segreto della sua dieta è una miscela nutrizionista che il corridore americano berrà quattro volte al giorno durante il Tour e che contiene massicce dosi di semi di canapa, semi di lino e proteine. Essa gli permetterà di recuperare velocemente l'energia persa durante la gara e di mantenere un fisico muscoloso, molto diverso dal classico corpo snello e asciutto dei vegani più intransigenti. Le vittorie conseguite negli ultimi mesi hanno convinto anche Jonathan Vaughters, team manager della Garmin-Cervélo che inizialmente non aveva accolto con entusiasmo la scelta vegana del suo corridore: "La prova sta nei fatti - dichiara al Wall Street Journal Vaughters - Ha vinto più gare quest'anno che nel resto della sua carriera». Da parte sua Zabriskie è pronto a stupire anche i più scettici: «Penso che la maggioranza della gente consideri il cibo solo qualcosa che fa ingrassare o che può far dimagrire. Io invece guardo all’alimentazione come qualcosa che mi può far pensare meglio e che mi fa essere più lucido».

Francesco Tortora - Corriere della Sera
" LA SETTIMANA PIU’ CALDA DEGLI ABBANDONI "
PARTE LO SPOT  “ALLEGRA – CON NOI LE VACANZE SONO PIU’ BELLE”
I BIMBI DELLE SCUOLE ELEMENTARI EDUCANO GLI ADULTI

Approda sugli schermi Mediaset “Allegra Yes I am”, progetto educativo rivolto alle scuole elementari con lo scopo di stimolare ed incanalare la creatività dei bambini verso un problema sociale.

Il lavoro dei bimbi della seconda elementare della scuola “Marotta – Campus” di Mondolfo, in provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche, premiato dalle associazioni Gaia, Diamoci La Zampa e Lida, è diventato uno spot che sarà visto dal 27 luglio al 2 agosto, la settimana più calda per gli abbandono di animali, sulle reti Mediaset e su varie emittenti locali.
I giovanissimi creativi in erba hanno realizzato una campagna di comunicazione pubblicitaria contro l’abbandono degli animali domestici, dopo aver riflettuto insieme alla loro insegnante sui diritti inalienabili degli amici dell’uomo, in quanto esseri viventi dotati di sentimenti molto simili ai nostri.
Il risultato? Disegni speciali, semplici nelle forme, ma ricchi di contenuto e di grande impatto emotivo.

Nello spot emergono le sensazioni di un bambino  e di un cane sin dal loro primo incontro: un rapporto in cui, fin da subito, c’è uno scambio di amore e di fiducia che troppo spesso viene bruscamente interrotto dal gesto egoista e irresponsabile di un adulto,
Nel messaggio finale la cagnolina Allegra riporta, prima, le riflessioni dei bambini che hanno cercato di interpretare i sentimenti degli animali: “Io darei la mia vita per te. Non abbandonarmi”.
Nella seconda parte, invece, Allegra e le Associazioni “L.I.D.A.”, “Gaia animali & ambiente” e “Diamoci La Zampa” ricordano a tutti che esiste un’alternativa all’abbandono. I cani, infatti, possono viaggiare sui treni, sui traghetti, andare sulle spiagge attrezzate e soggiornare in moltissimi hotel. Basta informarsi.

L’abbandono è un reato da Codice penale”, spiega il presidente di Gaia, Edgar Meyer, “e si rischia fino a un anno di galera. In 10 anni 45.000 incidenti stradali sono stati causati da animali vaganti sulla rete autostradale, con 4.000 feriti e 200 morti, alcuni dei quali bambini. Proprio i bimbi insegnano agli adulti, con questo spot, che abbandonare un animale è un atto stupido e incosciente”.