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QUATTROZAMPEQuattrozampe in tribunale
Storie di animali (e uomini) alle prese con la legge
Gli animali fanno spesso notizia. Anche quando finiscono in tribunale. In tutta Italia sono migliaia ogni anno le cause legate a loro. Il libro ne raccoglie qualcuna.

Condanne a bracconieri, multe a maltrattatori, liti condominiali per cani che abbaiano, guerre tra ex coniugi che si contendono l’amato batuffolo, cani che combinano guai, vicini di casa che per un gatto o un coniglio si fanno dispetti da anni, animali sfrattati, rapiti (per chiederne un riscatto), sequestrati (per chiedere il pagamento arretrato dell’affitto di casa), dimenticati sul terrazzo o in macchina ecc. Storie vere. Accadute su e giù per la penisola. Commuovono, fanno arrabbiare, qualcuna fa sorridere, qualche altra no.
Di ogni caso, al termine, c’è una piccola spiegazione normativa, descritta in maniera chiara e semplice. E alcuni suggerimenti. Frutto di anni di lavoro “sul campo” dei due autori, che danno vita all’associazione Gaia Animali & Ambiente e a Gaia Lex, il centro di azione giuridica collegato, e hanno esperienza di gestione di Uffici Diritti Animali.
Come difendersi da un vicino che vuole che ci “liberiamo” del cane che gli dà fastidio? Come rispondere all’amministratore di condominio che non vuole che si diano cure ai gatti randagi? Come denunciare chi maltratta o uccide un animale? In questo libretto si trovano alcune risposte.

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L'ONCOLOGO PALADINO DELLA 'DIETA VERDE', UNA QUESTIONE ETICA, AMBIENTALE E DI SALUTE 

Milano, 28 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Vegetariani per scelta, ma anche per necessita'. Eliminare la carne dal piatto e' quasi un dovere per l'oncologo Umberto Veronesi, illustre paladino della 'dieta verde'. "Il vegetarianesimo non e' soltanto una scelta alimentare, ma una filosofia di vita - spiega lo scienziato all'Adnkronos Salute, in occasione della Giornata mondiale dei vegetariani che si celebra il 1 ottobre - Anzi, io penso che l'essere vegetariani da scelta si stia trasformando in necessita'", precisa l'ex ministro della Sanita'.

"Credo che siamo destinati ad un'alimentazione vegetariana per ragioni etiche, ambientali e di salute", afferma Veronesi. Questa la sua analisi: "La tolleranza e il rispetto sono principi che si applicano oggi ai rapporti tra tutti gli esseri viventi. Sempre piu' persone amano gli animali, li ritengono una componente essenziale dell'armonia del pianeta e per questo si rifiutano di ucciderli e di mangiarli".

Al contempo "si sta anche diffondendo il concetto di alimentazione responsabile. Ci si rende conto che il consumo di carne gioca un ruolo importante nell'assurda ingiustizia alimentare che fa si' che una parte del mondo muore di fame e soffre di denutrizione e un'altra parte si ammala e muore per eccesso di cibo". Il problema e' che "i prodotti agricoli a livello mondiale sarebbero in realta' sufficienti a sfamare tutti se venissero equamente divisi, e soprattutto se non fossero in gran parte utilizzati per alimentare gli animali da allevamento". Da qui la "necessita'" di rivedere le abitudini in cucina. (segue) 

giorgionebbiadi Giorgio Nebbia

L’annuncio che il Papa Francesco darà inizio al Giubileo (domenica prossima 29 novembre) alcuni giorni prima che a Roma, aprendo la “Porta Santa” della Cattedrale di Bangui, nella Repubblica Centrafricana, nell’ombelico del Continente Nero, sta portando all’attenzione mondiale questo quasi sconosciuto paese.

Al suo arrivo a Bangui il Papa sarà accolto dal “presidente di transizione” che è una donna, Catherine Samba-Panza, laureata in legge nell’Università di Parigi II. La Repubblica Centrafricana ha una superficie doppia di quella dell’Italia e una popolazione di poco meno di 5 milioni di abitanti, in rapida crescita, la cui principale fonte di reddito, oltre all’agricoltura, è l’esportazione di diamanti e di legname pregiato. La popolazione è molto povera perché è stata soggetta a continue invasioni e sfruttamento e violenze sia dai paesi vicini sia dalla Francia che, alla fine dell’Ottocento, aveva costituito una provincia coloniale Ubangi-Chari. Nel 1910 la zona era stata inglobata nell’Africa Equatoriale Francese in cui si erano precipitate le imprese private che producevano e esportavano cotone e diamanti. Durante la seconda guerra mondiale, quando la Francia venne occupata dai nazisti, nell’Africa Equatoriale Francese si rifugiò la Francia Libera, quella parte dell’esercito francese, guidata dal generale De Gaulle, che combatté al fianco degli Alleati contro la Germania ed ebbe l’onore di entrare per prima nella Parigi liberata nel 1944.

cinderella 1 immagine whatsapp 2024-03-13 ore 17.24.37_2a2d3c20Sottratta a una famiglia che la teneva costantemente chiusa in box. Isolata. Dove non vedeva mai la luce.

“L’abbiamo chiamata Cinderella, Cindy, perché per la sua storia ci è sembrata una piccola e tenerissima Cenerentola”, dichiara il presidente di Gaia Animali & Ambiente, Edgar Meyer. “Giovane e molto carina, educata e tenera, inizialmente la sua vita sembrava ben avviata. Aveva una famiglia e tutto sembrava andare per il meglio. Poco a poco, però, le condizioni sono cambiate. In famiglia è nato un figlio, e lei è stata isolata. Non solo. Il “papà”, che l’aveva voluta, si è ammalato e la matrigna -dotata di zero amore per gli animali- l’ha relegata in un angolo. In un box sudicio e senza luce, con unica compagnia dei vasi rotti”.

La cucciolotta patisce, viene segnalata all’associazione Gaia Animali & Ambiente che cerca di darle una nuova chance.

cinderella 2 immagine whatsapp 2024-03-13 ore 17.24.37_2f96b29c“Ora è in rifugio da noi. Le sue condizioni sono un po’ migliorate, ma è pur sempre in un canile. Vorremmo darle una chance in più. Come accade a Cenerentola, per Cinderella ci vuole una nuova famiglia, una nuova casa, una nuova vita. Per regalarle un happy end, come a tutti i cani che ospitiamo nel nostro rifugio”, conclude Meyer.

Cinderella/Cindy è una lupacchiotta, ha 5 mesi, un carattere solare. Arriva dal centro Sud ma ora è ospite presso le associazioni Gaia Animali & Ambiente e Diamoci La Zampa al Rifugio di Arzago d’Adda (Bg).

Info: whattsapp 339.2742285

Aiutaci a aiutare gli animali in cerca di casa: 
- dona il tuo 5 x 1000 a Gaia – Codice fiscale Gaia: 97160720153
- iscriviti all'associazione. La quota associativa annuale è di 15 €.
- fai una donazione libera (anche piccina)
C/C bancario: IBAN IT74 J030 6909 6061 0000 0119 549
presso Banca IntesaSanPaolo – Milano intestato a Gaia Animali & Ambiente

copertina ambientiamoci-racconti-di-ecologia-di-giorgio-nebbiadi Edgar Meyer

E’ uscito da pochi giorni, per i tipi di Stampa Alternativa, un nuovo libro di Giorgio Nebbia, scienziato, giornalista e grande divulgatore delle tematiche ambientali. Attraverso le pagine, divise in precisi capitoli tematici e di estrema godibilità, si spazia su tutto lo scibile della sostenibilità ambientale: dalle origini del termine ecologia ai ritratti di alcuni pionieri della disciplina, dalle considerazioni sull’importanza dell’acqua e del sole alla necessità della “riciclo-logia”. Scorrendo le pagine di Ambientiamoci si impara ad amare la robinia e la ginestra, si incontrano Garrett Hardin e la sua parabola della mucca, si scoprono le radici (italiane) dell’energia geotermica, si ripercorre per qualche attimo la vicenda di Seveso, si comprende perché la scelta nucleare è errata. L’autore ci prende gentilmente per mano e ci racconta storie di inquinamenti, di scoperte scientifiche, di uomini del futuro. Ma anche di escrementi (l’oro nelle fogne), della vicenda dell’intossicazione delle operaie di una oscura fabbrica americana, dei meccanismi dell’energia osmotica. Insomma: attraverso storie e aneddoti ci parla di acqua, di energia, di merci, di rifiuti, di lavoro e ambiente, di pace. In una parola: di ecologia. Per conoscere e capire l’ambiente che ci sta attorno. E rispettarlo. Per “ambientarci”.  

L’occasione è insomma ottima per fare una chiacchierata con uno dei più arguti studiosi della produzione delle merci e dell’energia, dell’ambiente e dei movimenti per un mondo migliore.

Caro Nebbia, come nasce questo libro?
Negli oltre 40 anni in cui ho insegnato questi argomenti all’Università, preparavo le mie lezioni in forma di racconti di storie, di persone e di cose. A 85 anni, professore emerito, ho voluto raccogliere alcuni di questi racconti in un libretto con l’obiettivo di stimolare fantasia e passione nei lettori, immaginari ascoltatori di lezioni che non tengo più.

Come si riesce ad appassionare il lettore, a scrivere “racconti di ecologia”, come recita il sottotitolo, su una materia seriosa come quella ecologica, che viene “seguita -ahinoi- solo da pochi?
L’ecologia è una austera disciplina scientifica che studia i rapporti fra gli esseri viventi e l’ambiente circostante, l’economia della natura; come tale è una avventura piena di persone e di cose, di piante e di animali, di campi coltivati e di fabbriche che producono beni utili o rifiuti inquinanti, piena di invenzioni e di inventori, di successi e sconfitte. La storia dell’ecologia è affascinante come e più di un romanzo.

Fra i protagonisti di questi racconti si trovano alcuni giganti dell’umanità…
Come la fragile chimica polacca Marie Curie, che ha scoperto le origini della radioattività ottenendo due premi Nobel, e l’economista quacquero americano Kenneth Boulding, che ha ironizzato sul “prodotto interno lordo”, la divinità adorata dai suoi colleghi come (falso) indicatore del benessere; si trova un altro chimico: Linus Pauling, pacifista che ha contestato le bombe nucleari, anche lui due premi Nobel, e ha marciato per protesta davanti alla Casa Bianca prima di entrarci invitato a cena da Kennedy (che ordinò la cessazione dei test nucleari nell’atmosfera). Ma si trova anche qualche italiano: Girolamo Azzi, il primo a insegnare ecologia in Italia nel 1923, è stato dimenticato nel suo paese benché fosse noto e apprezzato nell’Unione Sovietica e nell’America Latina.

In questi “racconti di ecologia” si fa la conoscenza anche di persone che hanno conosciuto enorme successo in vita. Ne citiamo qualcuno?
Uno su tutti è il chimico tedesco Justus von Liebig, che ha gettato le basi delle leggi della nutrizione vegetale (ed ha anche inventato l’“estratto di carne liebig”), grande divulgatore delle novità scientifiche nei quotidiani tedeschi del suo tempo. Oppure l’altro chimico Fritz Haber, che ha sconfitto il monopolio cileno dei concimi azotati, ma ha anche fornito i nitrati per gli esplosivi che hanno distrutto milioni di vite. Però si trovano anche gli sconosciuti operai che sono morti nelle miniere di carbone, nelle cave di amianto, nelle fabbriche del radio, negli incidenti industriali e anche il povero Francesco Bossi, il primo industriale chimico che nella Milano napoleonica, nel 1800, “si abbruciò” versandosi addosso un grande vaso pieno di acidi caldi.

Fra i “personaggi” del libro ci sono anche alcune piante.
Come la robinia e la ginestra, umili ma utilissime per la difesa del suolo contro l’erosione.

A proposito di acqua: un intero capitolo è dedicato a questo elemento.
L’acqua, amica e nemica, col suo gigantesco ciclo naturale rende fertili i campi e le foreste, disseta le città, ma disgrega anche le rocce dei continenti provocando frane e alluvioni, per finire poi il suo cammino nel mare, “grande e immenso”, ricco di sali, di esseri viventi, capace di disegnare, col suo moto ondoso, le spiagge e le coste, ma anche triste ricettacolo dei rifiuti che gli sprovveduti umani versano dovunque e che vanno a finire nelle acque e infine nel mare…

E al centro dei racconti di ecologia si trova l’energia del Sole…
Certo. L’energia del Sole che tiene in moto il ciclo dell’acqua, che scalda e raffredda l’aria e genera i venti e le onde, che fa crescere le piante, e tiene in moto gli elettroni che producono elettricità commerciale. E anche qui si erge un altro chimico, Giacomo Ciamician, che oltre un secolo fa aveva immaginato che grandi macchine alimentate dal Sole avrebbero portato sviluppo economico e avrebbero sconfitto la miseria dei paesi poveri del mondo.

Tutto il potere all’ecologia.