“Children and dogs for a better world”, la nuova campagna di “Allegra, Yes I Am” in collaborazione con le associazioni Gaia, Animali & Ambiente, Diamoci La Zampa e Orecchio Acerbo, è stata presentata a Milano il 5 marzo scorso durante un evento d’eccezione firmato “Dogfather”: la presentazione ufficiale di Let’s Travel DOGether, la prima guida turistica su Milano, in formato digitale, dal DNA tutto “pet friendly”, per scoprire una città diversa dalla prospettiva del cane , ma senza “trascurare” le esigenze del suo accompagnatore a “2 zampe”.
Durante la serata, Fabiana Grasso accompagnata sul palco da Catia Sanna, graphic designer di “Allegra, Yes I Am” e creatrice del manifesto, ha spiegato così la scelta del nuovo claim "Children and dogs for a better world”: <<noi crediamo che animali, bambini e comunicazione siano l’abc per un mondo migliore. Inoltre questo manifesto vuole anche essere la nostra risposta a tutte quelle persone che dicono ”Non esageriamo con gli animali”. Noi riteniamo che se un bambino viene educato fin da piccolo al rispetto del cane o del gatto o del coniglio, del “diverso” in generale, crescendo, difficilmente diventerà un bullo o un teppista. Se s’impara a dare valore alla vita, questa verrà poi rispettata sotto ogni aspetto>>. E prima di salutare gli ospiti ha raccontato il sogno del team:








L'Assessore all'Ambiente del Comune di Rozzano, Stefano Apuzzo, consegna a nome proprio e dell'Associazione Gaia Animali & Ambiente un sistema antifurto e anti-intrusione a Catia Acquaviva, presidente dell'associazione APE per difendere Oasi Smeraldino - Rozzano dalle protratte intrusioni e dai ripetuti furti subiti.
Luglio 1944. Nel periodo più buio dell’occupazione nazi-fascista, Renzo Videsott, trentino, alpinista- veterinario, si getta anima e corpo nel tentativo di salvare il Parco Nazionale del Gran Paradiso ed i suoi animali. Una battaglia a tutto campo che durerà venticinque anni, attraverso l’Italia della ricostruzione, del boom economico, della speculazione edilizia. Una battaglia per superare l’impantanante burocrazia romana, la cronica mancanza di risorse, l’immatura coscienza naturalistica italiana.