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aperivegan definitivo21marzoBloccate l’agenda!

Martedì 21 marzo ore 18.30 a Milano presso il Bar Gluck in Via Gluck 3 Aperitivo veg per tutti gli amici e sostenitori dei diritti animali e di Gaia Animali & Ambiente.

La caffetteria / panineria / cocktail bar Bar Gluck è particolare: è in quella Via Gluck dove c’è la casa nella quale è nato e ha vissuto Adriano Celentano, a pochi passi…è prevista, per chi vuole, una visita con selfie davanti al portone.

Un Ape per chiacchierare, per divertirci e incontrarsi tra amici e tra amici degli animali.
Un Ape anche benefit: il costo è di 20 euro. Per sostenere Prince, Kira e tutti i cani e gatti aiutati dall'associazione (faremo vedere alcuni video belli e commoventi). E per sostenere le attività di contrasto alla caccia, per portare nuove idee.

Per infos e prenotare: 339.2742284 (wapp) o mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
fb aperivegan di Gaia Animali & Ambiente https://www.facebook.com/events/3515867645307700

Dai, che ci divertiamo!

“NIENTE GIUSTIFICA LA CACCIA”
LA CAMPAGNA NAZIONALE CON VIDEO EMOZIONALE E PETIZIONE

immagine whatsapp 2025-10-10 ore 02.47.48_9d38dd07Un cane da caccia abbassa il fucile del suo compagno umano pronto a sparare. Il fedele compagno di vita, dimostrandosi più saggio del cacciatore, lo costringe a ragionare prima di agire. E’ questa l’immagine finale del nuovo spot di Almo Nature – Fondazione Capellino che appare sugli schermi TV, sui pc e sui telefoni degli italiani dal 4 ottobre, giorno di San Francesco, per tutto il mese. Lo spot, di grande impatto emotivo, si conclude con un’affermazione perentoria: “niente giustifica la caccia”.

L’iniziativa di sensibilizzazione, che Gaia Animali & Ambiente appoggia in toto, intende provocare un’azione concreta: allo spot si aggiunge una petizione rivolta a tutti gli italiani, di qualunque convinzione politica, che chiede ai parlamentari di ogni schieramento di non votare a favore di un disegno di legge attualmente in discussione in Senato.

Il disegno di legge prevede norme che estendono la caccia in maniera massiccia: tra queste, l’allungamento della stagione venatoria, la riduzione delle aree naturali protette (consentendo la caccia al loro interno), la caccia nelle aree demaniali. Non solo. Consente la caccia sulla neve e la caccia sui valichi montani. Amplia la possibilità di utilizzare richiami vivi. Allarga la platea di chi può abbattere animali nei piani di controllo, includendo anche privati e imprenditori agricoli.

Vogliamo riaprire un confronto serio, senza bandiere né appartenenze, sull’attività venatoria”, spiega il Presidente di Fondazione Capellino, Pier Giovanni Capellino.  “La domanda è semplice: possiamo ancora permettere che il futuro della natura sia affidato ai fucili? Questa legge non è nell’interesse della gente, dell’agricoltura e dell’ambiente. Aumenta l’insicurezza dei cittadini, sempre più costretti a condividere campi, sentieri e boschi con i fucili. Le campagne agricole, le aree protette, i boschi e le colline italiane rischiano di diventare terreni di caccia per chiunque, anche per cacciatori provenienti dall’estero. Niente giustifica la caccia”, conclude Capellino.

Fondazione Capellino è un ente senza scopo di lucro con finalità di salvaguardia della biosfera e, in particolare, della biodiversità con un unico “azionista ideologico”: il Pianeta. È finanziata al 100% da Almo Nature, società benefit donata dai fratelli Pier Giovanni e Lorenzo Capellino alla Fondazione per dare vita a un modello unico in Italia di Reintegration Economy. Un sistema di economia circolare che reinveste interamente i profitti nella tutela dell’ambiente.

Qui lo spot e la petizione: 

VIDEO SPOT E PETIZIONE

Guarda il video e firma, per favore!

Gli autori di un fortunato libro edito gli scorsi mesi, da “Stampa Alternativa” nella collana “I Libri di Gaia-Ecoalfabeto”, dal titolo “FarmaKiller”, intervengono a proposito dell’allarme per “l’influenza A”.
Il virus A/H1N1 ha scatenato la psicosi tra i cittadini e gli appetiti delle “Big Pharma”, le multinazionali del farmaco. Decine di milioni di dosi di vaccino sono pronte per essere somministrate, nonostante il vaccino non sia, al momento, né sicuro, né efficace. I vaccini anti influenzali hanno, generalmente, successo in tre casi su 10. A giudizio dei maggiori farmacologi italiani, inoltre, non esiste un sistema credibile e rigoroso di farmacovigilanza per verificare la reale efficacia dei vaccini una volta somministrati. La possibile mutazione del virus influenzale, inoltre, rischia di rendere il vaccino inutile proprio nel momento in cui è in corso la vaccinazione di massa.
La paventata “pandemia” del nuovo virus si trasformerà in affari miliardari per alcune solite note industrie farmaceutiche, per poi dissolversi nell’oblio, come accaduto per l’influenza aviaria.
Gli autori di “FarmaKiller”, Stefano Apuzzo (già deputato e Presidente di Amici della Terra Lombardia) e Marcello Baraghini (fondatore di Stampa Alternativa), ricordano proprio l’esperienza dell’influenza aviaria e del relativo vaccino che invase i mercati e ripercorrono nel libro la storia di alcuni vaccini dagli effetti molto dubbi, quando non dannosi.
Molte malattie “storiche” hanno iniziato il trend calante nel mondo con il miglioramento delle condizioni di vita, di igiene e di alimentazione, ben prima dell’introduzione dei vaccini di massa.
Per programmare una vaccinazione di massa occorre che si abbia di fronte una seria e pericolosa minaccia, non una influenza, simile a molte altre.
Le “Big Pharma” hanno bisogno di conquistare nuovi mercati per i propri farmaci: bambini, anziani, disagio e ansia, semplici influenze camuffate da “pandemie”. E gli Stati, tra cui quello italiano, stanno per regalare alle multinazionali del farmaco miliardi di euro.
Un esempio della inutilità delle vaccinazioni massicce, riportato in “FarmaKiller”: dopo lo Tsunami del 2004, in Indonesia ricomparse la Polio, eppure ogni anno oltre il 90% della popolazione era stata vaccinata. Come mai? Forse centravano le condizioni igienico-sanitarie della popolazione, a seguito del disastro ambientale e sociale?
“Tutti i libri della collana “I Libri di Gaia” sono scaricabili gratuitamente dalla rete”, ricorda il Presidente di Gaia Onlus, Edgar Meyer.

Il libro FarmaKiller è scaricabile gratis dalla rete, in quanto concesso in licenza “Creative Commons” (www.gaiaitalia.itwww.stampalternativa.it)

befane2011-1Tre Befane a Palazzo Marino. Per premiare il sindaco Moratti. Quest’anno la vecchina ha portato la sua calza (bucata), una sorta di Tapiro nero, al sindaco Letizia Moratti e alla compagnia di trasferimento di denaro Western Union.  

Alla consegna davanti a Palazzo Marino, oggi, si sono presentate tre Befane di Gaia, Cristina Donati, Meg Belvedere e Valentina Bertolotti, capitanate  dal presidente e dal portavoce di Gaia, Edgar Meyer e Stefano Apuzzo. Due Befane sono riuscite a introdursi a Palazzo Marino, consegnando una calza colma di carbone, e sono poi state ricondotte di peso fuori dal Palazzo dai Vigili.

Motivazioni del carbone per il sindaco Moratti:
Addobbare la città di tradizionali luminarie e di creative installazioni costa un fiume di soldi. Così, con una cifra tra 1,5 e 2 milioni, il Comune ha messo in piedi anche quest’anno il festival Led, affiancandolo alle decorazioni tradizionali. Questa la notevole cifra che Palazzo Marino ha speso -al netto dei soldi versati dagli sponsor privati e dalle spese per le consulenze esterne- e che comprende di tutto.

cani-neveOra parte la campagna “Svuotiamo i canili”. Per la ricerca di 50 famiglie disposte a “farsi adottare”. E un partner d’eccezione: Almo Nature.

di Edgar Meyer

Ricordate la Grande Nevicata di febbraio? Roma in tilt, la Romagna sotto metri di neve, borghi e paesi isolati, persone bloccate in casa senza luce, acqua e gas. E tanti animali in sofferenza.

Da qui parte la nostra storia. Una storia alla quale si vuole scrivere l’happy end.

Siamo a Novafeltria, in provincia di Rimini, una delle località della Valmarecchia -Emilia Romagna- più duramente colpite dall’ondata di neve. Cinquanta cani del canile di Fagnano di Talamello, in collina nei pressi di Novafeltria, rimangono sommersi sotto tre metri di neve, caduta in soli due giorni. Totalmente isolati. Senza cibo né acqua.

La Protezione Civile non sa come aiutare tutti. Alcune frazioni sono del tutto inaccessibili: decine di famiglie in difficoltà, strade cancellate dalla neve, forniture di luce, gas e acqua completamente saltate. I cani sono fuori, al freddo. La temperatura intorno a -15 gradi. Nel rifugio c'è un cane operato da pochi giorni ed un altro in fase terminale. La lunga strada che porta al canile non esiste più. Sommersa da un muro di neve.

Partono drammatici appelli delle associazioni animaliste. Alcuni volontari giungono sul posto. La Protezione civile riesce a mettere a disposizione una jeep che scarica alcuni operatori con badili a molta distanza dal rifugio. In mezza giornata si liberano 50 metri di strada. Resta più di un km e sta facendo buio.

Gli animalisti non mollano. Nonostante l’impossibilità di accedere alle strade, con coraggio procedono. Quando i primi volontari, esausti, rompono l’assedio, il canile è rimasto isolato per oltre 72 ore. La gran fatica viene ricompensata dagli sguardi e gli scodinzolii di Lilla, Vasco, Flash, Miss e di tutti  gli ospiti del canile. Sono stati più di tre giorni soli, senza cibo né acqua, senza cure, al gelo.

Le conseguenze sono meno disastrose del temuto. Ma ci sono. Dei 50 cani presenti, uno purtroppo è morto, e 3 sono in gravi condizioni. In emergenza (la strada è ancora quasi impercorribile), i 3 vengono portati in una clinica. Uno, purtroppo, non ce la farà. Gli altri rimangono in canile. I volontari ora riescono ad andarli ad accudire.

Il canile, però, ha subito dei danni. Non è al momento in grado di assicurare il benessere a tutti gli animali. Una volta liberate le vie di accesso, 30 cani vengono evacuati nelle più idonee e attrezzate strutture della Comunità di San Patrignano, a qualche chilometro di distanza. Tutto ciò è reso possibile grazie all'intervento di Almo Nature, azienda produttrice di petfood biologico e naturale. Almo fa un gesto concreto, concretissimo: si accolla la spesa delle rette giornaliere di tutti i 50 cani.

Nel frattempo, infatti, qualcosa si è mosso. I primi appelli delle associazioni riminesi arrivano un po’ dappertutto. Approdano anche nella sede di Almo Nature, azienda spesso al fianco degli enti animalisti. Pier Giovanni Capellino, fondatore e presidente di Almo, apprende tutto da un flash di AgireOra, associazione - agenzia per i diritti animali. Pier Giovanni è uno che decide in fretta. E in maniera pragmatica. Si mette a disposizione. Contatta le istituzioni locali, contatta le associazioni. Risultato: Almo Nature pagherà il mantenimento al rifugio di San Patrignano, in attesa che le parti danneggiate del vecchio canile siano rimesse a posto.