Rocky è un amore di cagnetto, curioso e coccolosissimo. Dopo il nulla che ha vissuto ha tanta voglia di imparare e conoscere il mondo.
Questo piccoletto ha passato tutta la vita (classe 2008) in un pollaio in un bosco, una vita di merda in tutti i sensi. I suoi salvatori hanno dovuto lavarlo tre volte per togliergli la puzza di dosso. Adesso è da noi al rifugio, gli stiamo facendo comprendere che esiste anche altro, oltre alle galline e al nulla. A breve sarà pronto per l’adozione e una vita nuova. Venite a conoscerlo!
AIUTIAMO ROCKY:
E’ sufficiente versare 16 euro al mese, specificando la causale “adozione a distanza” ed eventualmente il nome del proprio beniamino, scelto fra le foto disponibili http://gaiaitalia.it/home/contattaci.html In caso non ci fossero preferenze, l’associazione sceglierà per l’adottante il cane o il micio più bisognoso di adozione.
Si può scegliere fra due modalità di pagamento:
- bollettino postale o bonifico sul c.c.p. nr. 46940599 (IBAN IT82E 0760101600000046940599 per i bonifici) intestato a Gaia Animali&Ambiente Onlus – C.so Garibaldi 11 – 20121 Milano; (N.B. per chi sceglie di aiutarci tramite bonifico, specificare sempre il proprio nome e indirizzo completo per poter ricevere l’attestato e i successivi aggiornamenti)
- bonifico bancario sul c.c. IBAN:ÂÂ IT21N 03359 01600 100000119549 presso Banca Prossima - Milano, intestato a Gaia Animali&Ambiente Onlus
Si riceverà così un attestato di adozione con la foto e tutti i dati inerenti al nuovo amico quattro zampe, con la possibilità di andarlo a trovare previo accordo coi gestori del rifugio. Chi volesse avere periodici aggiornamenti su Rocky ci comunichi il suo indirizzo email.
GRAZIE DI CUORE!



Api, cani, gatti, formiche. E uomini
LEGGE SPARATUTTO DELLA LEGA CALENDARIZZATA IN AULA
In particolare, i giudici amministrativi hanno accolto le richieste delle associazioni rispetto alla necessità di fermare la caccia a specie considerate a rischio e per i periodi che si sovrappongono alla delicatissima fase della migrazione pre riproduttiva. Buona parte dei calendari sono infatti in pieno contrasto con i pareri ISPRA, e in palese violazione delle norme a tutela degli animali. Le cosiddette “preaperture”, da evento eccezionale sono oramai una consuetudine, non solo concessa ma addirittura pretesa dalle associazioni venatorie che permette di aprire la stagione di caccia fin dal 1° settembre, quando ancora molte specie sono in fase di nidificazione e tante altre vengono disturbate durante la migrazione.
“E’ ormai evidente – affermano le associazioni Animalisti Italiani, Anpana, CABS, ENPA, Federazione Nazionale Pro Natura, Gaia Animali e Ambiente, LAC, LAV, LEAL, Leidaa, Legambiente, LIPU-Birdlife Italia, Lndc Animal Protection, OIPA, Rete dei santuari di animali liberi e WWF Italia - che gran parte dei calendari venatori regionali sembrano scritti sotto dettatura delle associazioni venatorie. Questo sistema comporta non solo il rischio di irreparabili danni all’ambiente e alla biodiversità, ma anche lo spreco di soldi pubblici necessari a impiegare personale col mandato di scrivere calendari illegittimi ed a sostenere le spese processuali necessarie a difendere ciò che troppo spesso è indifendibile”.
“È intollerabile che gli animali selvatici, che rappresentano un patrimonio di tutti i cittadini, della comunità internazionale e delle future generazioni, continuino ad essere utilizzati come bersagli di questo assurdo massacro. La caccia è un’attività anacronistica e pericolosa, i controlli quasi inesistenti e le sanzioni ridicole favoriscono la diffusione di illegalità, come avvenuto in Sardegna dove è stata uccisa a fucilate una rarissima Aquila di Bonelli. Noi continueremo a contrastare ogni tentativo di ulteriore riduzione delle tutele confidando nel fatto che la sensibilità dei cittadini è sempre più alta e porterà alla fine di questa assurda attività che priva tutti i cittadini del diritto di godere della natura in sicurezza solo per accontentare i capricci di una risicata minoranza di cittadini.”
di Giorgio Nebbia
La sera di sabato 30 ottobre, un gruppo di giovani animalisti e ambientalisti, in maggioranza ragazze, sono stati prima rincorsi e inseguiti a Correzzana (MB) e infine minacciati e aggrediti da un manipolo di ragazzotti armati di spranghe e bastoni che urlavano “Viva il Duce, Viva Hitler” e “Sparite comunisti di merda!”.